ROMA (ITALPRESS) – L’Agenzia Europea per l’Ambiente, l’EEA, ha pubblicato un nuovo rapporto: “Immaginare un’Europa sostenibile nel 2050”.
Lo studio analizza come potrebbero cambiare i sistemi alimentari, energetici, di mobilità e l’ambiente costruito nei prossimi decenni.
Questi settori sono vitali per la vita quotidiana degli europei, ma sono anche tra i principali responsabili delle pressioni ambientali e climatiche. Capire il loro futuro è fondamentale per costruire politiche efficaci e una società più resiliente.
Il rapporto arriva mentre l’Unione Europea lancia la Strategia dell’Unione per la preparazione – Preparedness Union Strategy, una strategia per prevenire e affrontare minacce emergenti: dai cambiamenti climatici ai disastri naturali, puntando su lungimiranza e analisi anticipatoria.
La EEA, insieme alla rete Eionet, propone quattro possibili scenari per il futuro dell’Europa.
Il primo, Tecnocrazia per il bene comune, immagina un controllo statale centralizzato: la tecnologia monitora e gestisce i sistemi sociali ed ecologici a beneficio della collettività.
Il secondo, Unità nelle avversità, prevede che le crisi ambientali e climatiche spingano i cittadini a dare all’UE ampi poteri regolatori, con misure rigorose per limitare le attività economiche dannose.
Il grande disaccoppiamento, il terzo scenario, vede le imprese innovative guidare la trasformazione, separando la crescita economica dagli impatti ambientali negativi, grazie a nuove tecnologie e alla bioeconomia.
Infine, Ecotopia: un cambiamento culturale profondo, con comunità locali riconnesse alla natura, stili di vita sobri e tecnologia usata in modo parsimonioso.
Per valutare la solidità di questi scenari, il rapporto li ha testati contro possibili crisi: dal collasso dei sistemi digitali, a eventi climatici estremi, fino a crisi finanziarie globali.
Ne emergono alcune soluzioni comuni a tutti i futuri: passaggio a fonti proteiche alternative, uso di soluzioni basate sulla natura, elettrificazione dei trasporti, riuso e ristrutturazione degli edifici e sviluppo delle energie rinnovabili.
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