Vendemmia 2025 in Veneto: stagione promettente tra sfide climatiche e opportunità di Mercato. Numeri in crescita a Vicenza

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vendemmia 2025
Numeri importanti per la vendemmia 2025 in Veneto

Vendemmia 2025, sarà una stagione promettente per il Veneto, con dati incoraggianti sia in termini di quantità che di qualità, nonostante le sfide climatiche e fitosanitarie affrontate. La regione si prepara a una raccolta che si preannuncia ricca, grazie anche all’entrata in produzione di nuovi impianti e a un clima favorevole, seppur caratterizzato da episodi di maltempo e grandinate localizzate. Secondo l’Osservatorio Economico Agroalimentare di Veneto Agricoltura, in collaborazione con il Crea, la produzione di uva nel Veneto si attesta attorno ai 14 milioni di quintali, con un incremento previsto tra il 3% e il 5% rispetto al 2024. Le rese si mantengono stabili o in leggero aumento, mentre la qualità delle uve viene giudicata buona o ottima, alimentando aspettative positive sui vini che deriveranno da questa vendemmia.

Vicenza emerge come uno dei territori più promettenti, con aumenti fino al 15% per varietà come Merlot e un incremento del 10% per Corvinone e Garganega, confermando il buon momento per la viticoltura nel territorio. Anche le altre province del Nord-Est mostrano segnali di crescita: Treviso registra una produzione stabile con lievi variazioni, mentre Venezia e il Veneziano segnano un incremento del 5% e del 3% rispettivamente, grazie a varietà come Glera e Chardonnay. Friuli Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige prevedono aumenti rispettivamente del 10% e tra il 5% e il 10%, consolidando il trend positivo dell’intero Nord-Est.

Tuttavia, il settore vitivinicolo deve affrontare sfide importanti. L’imprevedibilità climatica impone decisioni tecniche tempestive, mentre il mercato internazionale è in crisi, segnato da un calo dei consumi globali e dai dazi statunitensi che pesano sui prezzi e sui ricavi dei produttori. L’assessore regionale Federico Caner sottolinea l’importanza del nuovo ‘Pacchetto Vino’ dell’Unione Europea, che introduce strumenti fondamentali come la promozione nei mercati esteri, la distillazione obbligatoria e la vendemmia verde, per garantire stabilità e redditività. La strategia mira anche a valorizzare le tendenze di consumo attuali, tra cui vini a basso tenore alcolico e il turismo enologico.

In Veneto, la vendemmia è già iniziata per varietà precoci come Pinot e Chardonnay, con Glera prevista intorno al 5 settembre. A seguire, Merlot dal 10 settembre, Corvina dal 17, Garganega e tutte le altre varietà simbolo della viticoltura veneta dal 23.