
Un fine settimana all’insegna del dialogo tra natura, cinema e archeologia. È quello proposto dal Museo Naturalistico Archeologico di Vicenza per l’ultimo weekend di agosto, con due iniziative che uniscono linguaggi diversi per scoprire e approfondire la bellezza del patrimonio naturale e storico (qui i dettagli ufficiali).

Sabato 30 agosto alle 21, nei chiostri di Santa Corona, sarà proiettato Bestiari, erbari, lapidari di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti, film documentario che ha incantato il pubblico dell’ultima Mostra del Cinema di Venezia. L’evento si inserisce nella rassegna Cinema sotto le stelle, giunta alla 32ª edizione, realizzata in collaborazione con il Cinema Odeon. Alla serata parteciperà lo stesso regista Massimo D’Anolfi, che introdurrà la proiezione.
Il film, diviso in tre atti dedicati ad animali, piante e pietre, è un’enciclopedia visiva che invita a riscoprire il legame profondo tra l’uomo e i mondi che abitano il pianeta, troppo spesso trascurati o dati per scontati. Il biglietto ha un prezzo speciale di 3,50 euro, grazie all’iniziativa nazionale Cinema Revolution, ed è acquistabile in cassa o online (link).
Domenica 31 agosto alle 11 il Museo Naturalistico Archeologico di Vicenza aprirà invece le porte a una visita guidata speciale, condotta dalle conservatrici Valentina Donadel (archeologa) e Viviana Frisone (naturalista). Sarà un’occasione per conoscere da vicino le collezioni della sezione archeologica e di quella naturalistica, con un percorso che intreccia reperti, storie e curiosità. La partecipazione è gratuita, mentre resta richiesto l’ingresso al museo (3 euro intero, 2 euro ridotto).
I biglietti sono disponibili all’Ufficio Iat di piazza Matteotti e all’Infopoint turistico in Basilica Palladiana. Per i residenti in città e provincia è inoltre attiva la Vicenza Platinum Card, che al costo di 20 euro permette l’accesso illimitato per un anno ai Musei Civici.
Un doppio appuntamento, dunque, per chiudere agosto con uno sguardo originale sulla natura e sulla storia, tra il grande schermo e le sale espositive.