RSA di Laghetto, Rolando: “Ora servono fatti concreti. E la Regione approvi finalmente la riforma delle Ipab”

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Domanda di attualità di Giovanni Rolando (PD) aumento indennità
Giovanni Rolando(PD, già presidente Ipab Vicenza

Un appello alla concretezza, ma anche un richiamo politico e civile che guarda oltre i confini di Vicenza. A lanciarlo, dopo la notizia della vendita di Palazzo Serbelloni che rimette in moto la costruzione della Rsa di Laghetto (leggi “Perfezionata la vendita di Palazzo Serbelloni: liquidi per la nuova Rsa di Ipab Vicenza al Laghetto (sulla quale avevamo vigilato…)” è Giovanni Rolando, già presidente dell’Ipab di Vicenza dal 2009 a inizio 2013, scelto da Variati che gli chiese di lasciare sala Bernarda per rimettere in sesto l’allora disastrata istituzione assistenziale, incarico che assolse fin dal suo primo atto non senza qualche obiezione: azzerare ogni compenso a tutto il cda a partire da lui stesso.

Da anni Rolando, già Consigliere regionale e per più volte super votato consigliere comunale, dopo aver lasciato spazio ai giovani alle ultime amministrative del 2023 per continuare ad essere, senza ruoli pubblici, un vero proprio “servitore civile”, segue con attenzione la vicenda della nuova Residenza  Sanitaria Assistenziale di Laghetto, dell’Ipab di Vicenza, di cui ora è presidente proprio Achille Variati scelto, il tempo passa e i ruoli cambiano, da Giacomo Possamai.

Ipab, l'annuncio del 7 marzo 2025 in sala Stucchi: una nuova residenza per anziani a Laghetto con 5,3 milioni di euro di contributo regionale
Ipab, l’annuncio del 7 marzo 2025 in sala Stucchi: una nuova residenza per anziani a Laghetto con 5,3 milioni di euro di contributo regionale

Dopo che la Regione Veneto, col rinnovo il 7 marzo scorso dell’accordo di programma siglato nel 2015 da oltre 5,3 milioni di euro, ha rilanciato il progetto, e dopo la notizia della vendita di palazzo Serbelloni e, quindi, di nuovi fondi propri di Ipab Vicenza (che per giunta è proprietaria di un terreno edificabile proprio a Laghetto in via Beato Bartolomeo da Breganze), abbiamo provato a sentire l’ex presidente.

Giovanni Rolando con un'anziana di Ipab di Vicenza quando, nel 2012, ne era presidente
Giovanni Rolando con un’anziana di Ipab di Vicenza quando, nel 2012, ne era presidente

Prima restio (“Io sono di vecchia scuola, non amo tornare sul luogo del delitto…“, ci dice” per non disturbare “i manovratori” lo aggiungiamo noi. Ma poi ha accettato di affrontare il discorso per disegnare anche una più ampia prospettiva per un settore che gli sta tradizionalmente a cuore.

«Ora è il momento di passare dalle parole ai fatti – ci dice, quindi, Rolando –. Speriamo venga presentato quanto prima il progetto ed emesso il bando, così da dare finalmente inizio ai lavori di costruzione».
L’ex presidente ricorda che la struttura, destinata ad accogliere circa 120 posti letto, rappresenta una risposta attesa da tempo: «Servono nuove residenze per anziani e persone non autosufficienti, soprattutto pubbliche. Il fabbisogno cresce di anno in anno e le famiglie non possono più attendere».

Rolando sottolinea anche un altro nodo strutturale: «Va elevato il fondo regionale per la non autosufficienza ai livelli delle regioni confinanti. Senza un incremento delle risorse, ogni investimento rischia di restare zoppo. Servono coraggio e visione sociale».

Il suo sguardo si allarga poi alla politica regionale: «Con le elezioni del 24 novembre alle porte, è doveroso che i candidati alla presidenza del Veneto si impegnino pubblicamente a varare finalmente la riforma delle Ipab, ferma da venticinque anni. Siamo l’unica Regione a non aver dato seguito alla legge nazionale 328/2000, che chiede di riorganizzare e rendere più autonome le oltre 300 case di riposo venete, fra le quali quella dell’Ipab di Vicenza é una delle principali realtà».

Rolando ricorda come il progetto di fattibilità della RSA di Laghetto fosse già stato presentato in assemblea pubblica ai tempi del sindaco Achille Variati, durante il suo mandato iniziato nel 2008: «Da allora sono passati più di quindici anni con Luca Zaia presidente ma il territorio attende ancora una risposta. Ora serve la volontà politica di concludere ciò che è stato iniziato».

Conclude con una battuta che racchiude il senso della sua passione civile: «Forse mi sono allargato un pò, ma spero davvero che questa volta Vicenza e la Regione chiudano il cerchio. Sarebbe un segnale concreto di rispetto verso i cittadini più fragili».