
Un’altra beffa al supplementare. Come due settimane fa contro Faenza, l’AS Vicenza cade ancora dopo un tempo extra, questa volta contro l’Alperia Bolzano, che espugna il parquet di via Goldoni 62-63 grazie al canestro decisivo, proprio a fil di sirena, dell’ex Cecili. Per le biancorosse di coach Logallo è il quarto ko in altrettante partite, una sconfitta che brucia per come è arrivata, dopo una gara combattuta, intensa e per larghi tratti condotta.
Non bastano le doppie doppie di Smorto (16 punti e 12 rimbalzi) e Cavazzuti (12 e 10), né la supremazia a rimbalzo (45-39, con 15 offensivi) e le cinque stoppate di squadra. A condannare Vicenza, ancora una volta, sono stati i 24 palloni persi e qualche ingenuità nei momenti chiave del match, quando serviva maggiore lucidità per chiudere la contesa.
La gara comincia in salita: dopo appena tre minuti Bolzano vola sul 12-2, costringendo Logallo al primo timeout. Da lì, però, arriva la reazione veemente delle beriche, spinte da una Cavazzuti in gran serata e da Fusari, efficace in uscita dalla panchina. Il primo quarto si chiude sul 13-14, preludio a un secondo parziale di grande carattere, con Vicenza capace di piazzare un 18-2 di parziale che vale il 20-14 e il timeout chiamato da coach Romano. Le ospiti rispondono con Malintoppi, ma Vicenza va all’intervallo avanti di un punto (28-27).
Nella ripresa la partita diventa una montagna russa di emozioni. Si alternano vantaggi e sorpassi: Cecili e Egwoh tengono in scia Bolzano, mentre Kantzy e Peserico (8 punti) replicano colpo su colpo. Le imprecisioni, però, si moltiplicano: le due squadre collezionano 47 palle perse complessive, e Vicenza paga anche la disparità nei tiri liberi concessi (13 in più alle avversarie).
Nel quarto periodo Peserico e compagne provano più volte l’allungo, ma non riescono mai a chiudere la partita. A meno di tre minuti dalla sirena, Schwienbacher segna il -2 e la tensione paralizza gli attacchi. Poi, a 20 secondi dal termine, Cecili realizza i due liberi del pareggio (56-56). L’ultima azione non produce nulla e il match va ai supplementari.
L’overtime si apre bene per Vicenza, avanti di 4 grazie ancora a Smorto e Cavazzuti. Ma Bolzano non molla: difende con aggressività, rosicchia punto su punto e, a pochi secondi dalla fine, Cecili trova la penetrazione vincente che vale il sorpasso e il successo per 63-62. L’ultimo tentativo di Fusari si spegne sul ferro e lascia l’amaro in bocca al pubblico di casa.
“Abbiamo dimostrato carattere e spirito di squadra, ma ci manca ancora la capacità di chiudere le partite nei momenti decisivi” – il commento a caldo di coach Logallo – “Le ragazze hanno dato tutto, ma la troppa foga e qualche errore evitabile ci sono costati caro. Dobbiamo imparare a gestire la pressione e mantenere la calma quando il pallone scotta”.
Con questo risultato, l’AS Vicenza resta sul fondo della classifica, a pari punti con Trieste. Ma il gruppo ha mostrato di essere vivo e competitivo: tre sconfitte su quattro arrivate in volata, due dopo overtime, testimoniano che la squadra è vicina alla svolta.
Sabato prossimo la trasferta a Cagliari diventa già una sfida cruciale: serviranno concretezza e freddezza per trasformare la buona volontà in punti e dare finalmente una scossa alla stagione.








































