
È stato presentato in conferenza stampa in Questura a Vicenza il progetto che conferma la collaborazione tra la Polizia di Stato e Despar Nord per promuovere, nella regione Veneto, la campagna di sensibilizzazione e prevenzione contro la violenza di genere.
A descrivere l’iniziativa, realizzata in sinergia con il Ministero dell’interno, sono stati il Questore di Vicenza Francesco Zerilli e la Responsabile Pubbliche Relazioni di Despar Nord per il Veneto, Francesca Furlan, che hanno sottolineato l’importanza di mira a diffondere una cultura del rispetto e a rendere più accessibili le informazioni sui servizi di supporto e tutela delle vittime.
Già dal 1. novembre (il mese in cui cade, precisamente il 25, la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne) sono in distribuzione nei punti vendita Despar Nord della provincia di Vicenza dei volantini informativi che illustrano le diverse forme di violenza, i segnali da riconoscere e i principali canali di supporto e assistenza. Inoltre, i clienti potranno trovare sul retro dello scontrino una grafica dedicata con il numero antiviolenza nazionale 1522 e un QR code che rimanda a una pagina dove sono disponibili i riferimenti di numerosi centri antiviolenza regionali.
La Questura di Vicenza, in linea con la campagna permanente della Polizia di Stato “Questo non è Amore”, è sempre impegnata sul fronte della prevenzione e del contrasto alla violenza di genere, sia con attività divulgativa, sia con provvedimenti a protezione di chi è a rischio violenza. Nei primi dieci mesi dell’anno, il Questore ha già emanato ed applicato 127 ammonimenti, di cui 104 per casi di violenza domestica ed i rimanenti 23 per atti persecutori, numeri in linea con l’anno precedente, quando i provvedimenti di ammonimento emessi erano stati 135, di cui 85 per violenza domestica e 50 per stalking.
Lavorando insieme, Polizia di Stato e Despar Nord intendono consolidare ancora una volta l’impegno nel contrasto alla violenza di genere, promuovendo consapevolezza e prevenzione in un luogo quotidiano e accessibile come un supermercato: in questo modo anche un negozio diventa strumento di prevenzione diffusa e vicinanza alle persone.






































