Vicenza, ex Bocciodromo: dopo l’abbattimento della sede, gli attivisti No Tav rilanciano la protesta dal campo di Via Corridoni

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Ieri sera si è svolta la prima assemblea pubblica all’interno degli spogliatoi del campo da calcio di Via Corridoni, nel quartiere Ferrovieri di Vicenza, occupato ed eletto come nuovo presidio contro il TAV dagli attivisti dell’ex sede del Bocciodromo nello stabile di Via Rossi, il cui abbattimento è stato rapidamente completato dopo lo sgombero del 15 dicembre.

Secondo quanto appreso, le operazioni di abbattimento dell’edificio per far posto al TAV sono avvenute senza alcun problema di ordine pubblico, sotto lo sguardo vigile delle forze dell’ordine.

L’Assemblea dei Boschi dei Ferrovieri di ieri è stata solo la prima – spiegano gli attivisti – e l’appuntamento è già fissato per ogni martedì della settimana.

Dal gruppo di persone che hanno animato la sede di via Rossi (ora il Centro Sociale Bocciodromo di Vicenza è presso l’ex Istituto Baronio di viale Trento), nel rilanciare la loro attività di opposizione ai cantieri del TAV in città hanno voluto sottolineare l’importanza di quel luogo di aggregazione sociale abbattuto dalle ruspe.

“In un vecchio libro sulla storia del quartiere a pagina 228 si trova una foto in bianco e nero. Ritrae centinaia di persone che ballano su un campo da pallacanestro. La didascalia recita: ‘Non si esitava di occupare anche il campo di pallacanestro del Dopolavoro Lanerosssi, per fare quattro salti in compagnia, 1953′.

Su quel campo – proseguono – è nato un giorno un dopolavoro, che poi è diventato Centro Sociale, che poi è diventato presidio No TAV in difesa della città. Ci sono però delle parole che restano una costante in questi 72 anni di storia di cui abbiamo documentazione: non esitare, occupare, fare quattro salti in compagnia.

Nell’ultimo anno non c’è stata nessuna esitazione nel decidere di piantarsi lì e resistere, è stato occupato quando Iricav 2 ne ha preso possesso per abbatterlo, ci abbiamo tutte e tutti fatto quattro salti ballando, per godere di quell’impagabile calore umano che solo quando si resiste collettivamente è in grado di sprigionarsi e scaldare il cuore.

Gli ultimi quattro salti sono stati il 15 dicembre 2025, un ultimo omaggio della Comunità Resistente che al mattino presto con temperature sotto zero si è trovata per dire che a questa città si sta facendo qualcosa di estremamente sbagliato: una grande opera chiamata TAV che ci farà ancor di più ammalare di inquinamento. Un progetto che impone una strada di cemento, smog e traffico e cancella un luogo che per 72 anni almeno ha significato invece incontro, gioia e relazioni umane. Se questo per qualcuno è progresso non ha capito niente della vita.

In ultimo non si può non ammettere che quel luogo sia stato anche uno dei più divisivi di Vicenza, o lo amavi, o lo odiavi. Nella sua storia ha incontrato principalmente amore e mentre oggi piccole persone brindano in cima ad un cumulo di macerie celebrando la morte, noi facciamo nascere un nuovo presidio di resistenza nel cuore del quartiere dei Ferrovieri, da sempre casa di ribelli.

Ci vediamo al campo da calcio di Via Corridoni, nel nuovo presidio contro il TAV per continuare collettivamente a scrivere una storia in cui si continua a non esitare, ad occupare e a fare quattro salti“, questo è il messaggio diffuso dall’Assemblea dei Boschi dei Ferrovieri.