Capodanno in piazza a Vicenza, diffida di un residente su musica e tutela UNESCO: chiesti chiarimenti a Soprintendenza, Ministero e Arpav

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Capodanno a Vicenza in piazza dei Signori (foto d'archivio)
Capodanno a Vicenza in piazza dei Signori (foto d'archivio)

Un residente del centro storico, l’ing. Giannantonio Manni, informa in una nota di aver notificato una diffida a Soprintendenza, Ministero della Cultura e Arpav sull’evento musicale di Capodanno a Vicenza del 31 dicembre in Piazza dei Signori. Al centro, i rischi per i monumenti UNESCO, l’impatto acustico e il rispetto delle norme di tutela.

Una diffida formale indirizzata alla Soprintendenza ABAP (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio) di Verona-Vicenza, al Ministero della Cultura e ad Arpav (Arpa Veneto) riaccende il dibattito sul rapporto tra grandi eventi e tutela del patrimonio storico nel cuore di Vicenza. L’atto risalente ai giorni scorsi, riguarda lo spettacolo musicale previsto per la notte di San Silvestro nelle Piazze Palladiane, con particolare riferimento a Piazza dei Signori e alla Basilica Palladiana.

Secondo quanto riportato nel comunicato stampa diffuso dal firmatario ing. Manni, residente del centro storico, l’evento programmato – che prevede due palchi con impianti sonori di elevata potenza collocati a ridosso degli edifici storici – sarebbe potenzialmente incompatibile con la fragilità dei monumenti dichiarati Patrimonio mondiale UNESCO. La segnalazione (qui la nota integrale) richiama la classificazione acustica dell’area, definita di “classe I”, che prevede limiti particolarmente restrittivi, soprattutto nelle ore notturne.

Abbiamo contattato il cittadino che “per senso civico”, ci dice, ha trasmesso via Pec la diffida, per poi approfondire il tema con lui che, intanto, ha autorizzato “le testate giornalistiche in indirizzo e i relativi collaboratori al trattamento dei dati personali e delle informazioni contenute” nel comunicato “per fini di cronaca e pubblicazione editoriale”

A sostegno della diffida l’ing. Manni cita un precedente documentato dalla stessa Soprintendenza: durante un concerto del settembre 2024, le vibrazioni prodotte da un singolo palco avrebbero fatto scattare i sistemi di allarme del Museo del Gioiello all’interno della Basilica Palladiana. Circostanza che, secondo l’esponente, renderebbe necessario un ulteriore livello di cautela, considerando che per il prossimo Capodanno a Vicenza il carico sonoro sarebbe maggiore.

Nel testo del firmatario (vedi in fondo*) vengono inoltre richiamati profili giuridici rilevanti, dalla tutela penale dei beni culturali alle responsabilità amministrative ed erariali, fino ai principi costituzionali che subordinano le attività economiche e ricreative alla salvaguardia del patrimonio, della salute e dell’ambiente. La diffida solleva anche il tema dell’impatto sociale, con segnalazioni di disagi per i residenti e per gli animali domestici legati alle basse frequenze sonore.

Va precisato che si tratta, allo stato, di una presa di posizione che merita verifiche sul merito e che è volta a sollecitare verifiche preventive e un monitoraggio puntuale da parte degli enti competenti. Saranno dunque Soprintendenza, Arpav e Ministero della Cultura a valutare se sussistano criticità tali da richiedere prescrizioni, limitazioni o ulteriori accertamenti.

La vicenda riporta comunque al centro una questione ricorrente per Vicenza: la difficile convivenza tra grandi eventi di richiamo popolare e la tutela di un centro storico unico al mondo, il cui valore culturale rappresenta una risorsa collettiva da preservare con particolare attenzione.


*I punti salienti evidenziati dell’ing. Manni

  • Il Caso: La denuncia evidenzia l’incompatibilità tra un evento  ad alta potenza sonora da discoteca all’aperto e la fragilità di monumenti UNESCO quali la Basilica Palladiana.

  • Il Precedente: Il protocollo SABAP-Vr n. 0032622-A documenta che in passato le vibrazioni hanno già fatto scattare i sistemi di allarme del Museo del Gioiello. Quest’anno il carico sonoro per il Capodanno a Vicenza sarà raddoppiato con due palchi a ridosso degli edifici doppiamente tutelati UNESCO e SABAP

  • Profili Legali: L’azione richiama la responsabilità penale (Art. 518-duodecies c.p.) ed erariale dei dirigenti, oltre alla violazione degli Articoli 9 e 41 della Costituzione sulla tutela del patrimonio e dell’ambiente.

  • Impatto Sociale: Segnalazioni di gravi disagi ai residenti e stati di panico patologico negli animali domestici a causa delle basse frequenze (probabile uso delle drum machine).

  • Rischio UNESCO: La prassi delle deroghe sistematiche ai limiti di legge (Zona Classe I – massimo rispetto) espone la città al rischio di procedure di declassamento internazionale.