Scontro Renzi – Conte in tempi di Covid, l’intervista a Covolo (Lega): “parlamento esautorato da mesi, ora al voto”

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Renzi vs Conte
Renzi vs Conte

In queste ore di grande confusione politica abbiamo chiesto a diversi esponenti politici vicentini ai vari livelli una loro opinione sulla crisi di governo. Dopo l’onorevole di Forza Italia Pierantonio Zanettin ci ha risposto la deputata ed ex sindaco di Breganze Silvia Covolo (Lega).

On. Covolo, cosa sta succedendo?

Silvia Covolo deputata e amministratore locale vicentina della Lega
Silvia Covolo deputata e amministratore locale vicentina della Lega

Da mesi denunciamo che il Parlamento è stato completamente esautorato, a colpi di Dpcm e di provvedimenti governativi. Riferire in aula non era una gentile concessione, ma un dovere del premier Conte, nel corso di tutta l’emergenza Covid, gestita al potere esecutivo. Il Parlamento ha potuto fare la sua parte soltanto con emendamenti e ordini del giorno sui decreti-legge di fonte governativa. Illustri giuristi, come Sabino Cassese, avevano già denunciato questa situazione di illegittimità. Ora assistiamo all’atto finale di una sceneggiata tra Renzi e Conte che sta tenendo con il fiato sospeso non tanto spettatori che si attendono il lieto fine, ma dei cittadini che attendono risposte su ristori, cassa integrazione, tutela della propria posizione lavorativa in una situazione di crisi senza precedenti. Speriamo che vengano formalizzate al più presto le dimissioni delle due ministre di Iv, che Conte si presenti alle Camere per riferire o che vada al Colle per le dimissioni. Spiace constatare che nessuno abbia colto la moral suasion di Mattarella.

Ora cosa dobbiamo attenderci? Un Conte ter? Un governo Draghi? Un ritorno immediato alle urne?

Una crisi in questo momento storico non ci voleva, ma denota che questa maggioranza non ha e non aveva alcuna ragione di esistere, fin dal principio. Francamente, penso che la spina di sarebbe dovuta staccare molto tempo prima, o meglio, che si sarebbe dovuti tornare alle urne nell’agosto 2019, dopo la fine del Conte 1. Ora non vedo alternative al voto, se non ci fosse più una maggioranza parlamentare in grado di sostenere un esecutivo.