A Vicenza il gran finale del festival “Visioni di Danza”

Dal 29 luglio al 1° agosto quattro giorni di danza con otto diverse compagnie. In apertura, martedì 29 luglio, una serata dedicata al tango. Tutti gli spettacoli nella Loggia del Capitaniato in Piazza dei Signori.

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Tango in loggia al festival Visioni di Danza
Tango in loggia al festival Visioni di Danza

C’è un filo conduttore che lega una delle più significative rassegne di danza che si svolgono in Veneto: è il tango, che anche in questa sesta edizione del festival “Visioni di Danza”, a cura della Compagnia Naturalis Labor di Luciano Padovani, è stato proposto sia nella serata di apertura, il 10 luglio con lo spettacolo “Le Tango des Malfaiteurs”,  e che sarà di scena anche martedì 29 luglio nella Loggia del Capitaniato in Piazza dei Signori a Vicenza, prima di quattro serate che costituiscono la tappa finale del  festival che fino al 1° agosto invaderà il “Salotto buono” della città Palladiana.

Martedì 29 luglio, a partire dalle 21.15 e fino allo scoccare della mezzanotte, “Tango in Loggia”, una serata dedicata agli amanti del tango. Gli appassionati potranno ballare sulle selezioni musicali di uno dei TDJ più apprezzati in Italia, Carlo Carcano: durante la serata si potrà assistere all’esibizione di due tra i migliori intrepreti del ‘tango show’, i maestri argentini Roberto Angelica e Lucila Prego. Ingresso all’Evento speciale: 10 €; prenotazione consigliata: visionididanza@gmail.com; tel. 338 4284770. Prevendita su Vivaticket.

A partire dalla serata successiva spazio alla danza contemporanea con ben otto compagnie, che si esibiranno in Loggia del Capitaniato, quindi al riparo in caso di pioggia.

Mercoledì 30 luglio alle ore 19, in Prima regionale “Respiro”, della Compagnia Petranuradanza/Megakles Ballet: Konstyatyn Hryhro’Yev e Giulia Morandi ​danzeranno sulle coreografie di Salvatore Romania e Laura Odierna (durata 25 minuti).

A seguire, alle 21.15, verranno proposte due diverse coreografie: “Anime”, con i sei danzatori della Compagnia Atacama e le musiche originali dal vivo di Epsilon Indi. Ideazione, coreografia e regia sono frutto del lavoro di Patrizia Cavola e Ivan Truol.

Sarà poi la volta del nuovo spettacolo della Compagnia Naturalis Labor con “On the Mountain” che fa parte del trittico “Love Games”, un concept pensato da Luciano Padovani: l’avventura di cinque alpinisti che affrontano le difficoltà della scalata, evidente metafora della vita.

Giovedì 31 luglio saranno tre le compagnie protagoniste. “Naturalis Labor” si ripropone alle 19, con l’anteprima regionale “Love Games/Chapter 2”: giochi d’amore o amori giocati non ha trama, se non quella dell’indagine dei movimenti amorosi, fino all’ultimo respiro.

A seguire, alle 21,15, “Ersiliadanza”, metterà in scena “La Passeggiata”, con coreografia e regia di Laura Corradi: la danza si ispira all’omonimo dipinto di Marc Chagall, un’opera giovanile in cui il pittore si abbandona a una parentesi di felicità e ottimismo durante il difficile periodo della Prima Guerra Mondiale.

Chiusura di serata con la Compagnia EM Plus, diretta da Emanuele Rosa e Maria Focaraccio con “All you need is”: la compagnia ammirata recentemente a Montecchio Maggiore propone qui una nuova performance che mette in scena l’intromissione di un terzo danzatore nel ballo di coppia.

La chiusura della sesta edizione del festival Visioni di danza, il 1° agosto, è affidata a tre Compagnie: Mandala Dance Company, con “Riti di passaggio”; Asmed – Balletto di Sardegna con “Thaumata” e VersiliaDanza con “Humanity”.

Aprirà alle 19 in Prima regionale, “Riti di passaggio”, una produzione Mandala Dance Company con le coreografie di Paola Sorressa: un trio che s’ispira alla sacralità di quei momenti che segnano il passaggio alle diverse fasi esistenziali.

Dalle 21.15 le successive due coreografie: l’evento speciale “Thaumata” su concept, del coreografo Mario Coccetti: un vocabolario potente e significativo in cui rito, estasi e misticismo creano un corpo coreografico primordiale, veicolo di differenti credi e forme di preghiera, danze tribali, rituali e divinatorie, apparizioni mistiche, iconografie religiose di stampo classico, rinascimentale e barocco.

Infine, “Humanity”, produzione Versiliadanza, un lavoro del coreografo Leonardo Diana (che il pubblico vicentino ha più volte avuto modo di conoscere nelle passate edizioni del Festival), qui in scena con altre danzatrici, che conduce nel mondo dei codici non detti tra le diverse persone; degli algoritmi che si incontrano/scontrano. La sorpresa sarà qualcosa di inaspettato, fuori dall’ordinario.

Info sul programma e prenotazioni: www.visionididanza.org. Ideazione, contenuti e organizzazione del festival Visioni di Danza Compagnia Naturalis Labor, in collaborazione con Arteven e la partecipazione di: Ministero della Cultura, Regione Veneto, Provincia di Vicenza e dei Comuni di Vicenza, Schio, Montecchio Maggiore e Marano Vicentino.