
A proposito dei lavori in Viale Trento, in particolare quelli relativi all’acquedotto, che dopo la fase sotterranea sono ora passati a quella col cantiere stradale, interviene anche Giovanni Rolando, che quella strada la conosce molto bene, essendo una delle ramificazioni di quella specie di bolgia infernale del traffico che è la rotatoria dell’Albera, sulla cui gestione, tra inquinamento, rumori e smog il Comitato Albera Vicenza, di cui Rolando è uno dei fondatori, tanto si è speso e si sta spendendo affinché venga completata la bretella che alleggerisca la viabilità nella zona. Ma questo è un altro tema. L’attenzione di Rolando si concentra ora sull’altro capo di Viale Trento, dalla parte di Piazzale del Tiro a segno, dove siamo in dirittura d’arrivo riguardo la posa della condotta di quattro chilometri che collega il campo Pozzi in località Moracchino di Vicenza e la centrale di spinta che appunto è in viale Trento e dove da lunedì è allestito un nuovo cantiere stradale.
Peraltro, considerazione di chi scrive (suffragata da interrogazioni sul tema), va bene che le scuole sono chiuse, ritornello ripetuto per tutte le notizie di lavori in corso in questi giorni, ma concentrare tutti i cantieri cittadini a giugno forse non è la migliore delle idee: chi va a lavorare in auto non solo non ha tratto alcun giovamento dalla chiusura delle scuole, ma ha trovato il traffico pure peggiorato. E ci credo, se ogni mezzo chilometro c’è un restringimento, una deviazione o un senso unico alternato.

Ma torniamo a Giovanni Rolando. La sua domanda su viale Trento è legittima: siamo davvero in dirittura d’arrivo? La posa della nuova condotta, in affiancamento all’esistente in funzione dal 1879, ha determinato la modifica della circolazione stradale, con restringimento della carreggiata e del marciapiede per il transito dei veicoli a senso unico alternato. Per una cinquantina di metri, dal civico 108 al 114. I lavori erano iniziati a fine 2020 per un importo aggirantesi sui 5 milioni di euro. Committente VIACQUA con il supporto di AMCPS. Posa in opera attraverso l’adozione di tecnologia a microtunneling, ovvero in sotterranea, e infatti i vicentini ricordano il misterioso recinto che avvolgeva il verde della rotatoria in Piazzale del Tiro a Segno (qualcuno ipotizzava che si cercasse il petrolio). “Abbiate pazienza, ne varrà la pena”, esorta lo slogan che campeggia sui cartelli e striscioni in città esposti ai cantieri dal 2020. Con la data ultimazione lavori indicante il 31/5/2024.
Ma diversi fattori sono intervenuti a prolungare i tempi di esecuzione lavori.
Rolando commenta con filosofia “Si attenderà ancora. Importante che l’opera in allestimento risulti alla fine realizzata a perfetta regola. Con collaudo tecnico effettuato e certezza insieme di approfondite, super attendibili, analisi della qualità dell’acqua a supporto”. E qui, anche se non lo dice, l’allusione è alla drammatica questione dei pfas. Perché per quella condotta passerà “acqua potabile per più di centomila utenze vicentine ed in parte anche padovane.