Acquisto di Palazzo Thiene da parte del Comune di Vicenza, Zanettin critico con Nencini: l’operazione dà merito a Rucco e opportunità alla città

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Stucchi e decori di una volta di palazzo Thiene
Stucchi e decori di una volta di palazzo Thiene

On. Pierantonio Zanettin, cosa ne pensa delle polemiche che stanno accompagnando l’acquisto di Palazzo Thiene da parte del Comune di Vicenza?

Mi stupiscono. Il centro sinistra per anni ha sventolato come un grande successo politico un ordine del giorno del luglio 2017 dei senatori Santini e Filippin, con parere favorevole del ministro Franceschini, con cui il Governo si impegnava  a garantire che Palazzo Thiene mantenesse “intatta la sua funzione di contenitore museale aperto al pubblico
Poi per  quattro anni l’ordine  del giorno è finito in un cassetto ed il ministro non si è più fatto sentire.
Ora il sindaco Rucco chiude in quattro e quattr’otto la trattativa, pagando Palazzo Thiene a prezzo di saldo, ed invece di ricevere gli applausi dell’intera città, partono i distinguo e viene  anche fatta girare qualche odiosa maldicenza.

Ma non  trova che la questione si sia chiusa troppo in fretta senza un autentico coinvolgimento della città?

Colgo in questa vicenda tutta la differenza tra esiste tra una amministrazione di centro destra ed una di centro sinistra.
Rapidità, decisione e pragmatismo da un lato.
Studio, condivisione, brodi lunghi ed inconcludenza dall’altro.
La restituzione di Palazzo Thiene ai vicentini può essere il punto di svolta dell’Amministrazione Rucco.
Imagino che ora, concluso l’acquisto, le realtà culturali cittadine ed anche venete saranno chiamate a dare il loro contributo nella gestione del museo.

Darà il suo  contributo romano perché ora lo Stato rinunci ad esercitare il diritto di prelazione?

Certamente, se il sindaco Rucco avrà bisogno di un supporto al ministero,  non lesinerò Il mio impegno e lo aiuterò ad aprire qualche porta.
Come ho già avuto modo di dire alla vostra testata, mi sono molto stupito di una recentissima interrogazione del sen. Riccardo Nencini, che invocava l’esercizio della prelazione da parte dello Stato su Palazzo Thiene.
E’ del tutto evidente che qualcuno di casa nostra  è andato a tirarlo  per la giacca, poiché il sen. Nencini non è vicentino e non si è mai finora occupato di Vicenza.
Secondo me vuol dire che qualcuno nell’ombra cerca di ostacolare il progetto del Comune.

Ha qualche idea a proposito?

No assolutamente, ma “peccat non fallitur qui male cogitat” (non è colpa di chi pensa male, ndr).