Palazzo Thiene: il proprietario Capital Bain accetta offerta del Comune di Vicenza. Rucco, Zocca, Siotto, Albiero, Giovine, Ierardi e consiglieri felici

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Procede speditamente il percorso verso l’acquisizione pubblica dello storico Palazzo Thiene, ex sede della Banca Popolare di Vicenza fino al fallimento degli scorsi anni.

Dopo l’annuncio da parte del sindaco della volontà di rispondere alla manifestazione di disponibilità alla vendita da parte della proprietà, con via libera dalla maggioranza, ieri è arrivata un’importante notizia.

Verso mezzogiorno, a mezzo mail pec, Alfredo Balzotti, presidente del CdA di Immobiliare Stampa S.p.A., ha annunciato l’accettazione integrale dell’offerta fatta dall’amministrazione, pari a 4,3 milioni di euro esente iva. Una cifra molto inferiore rispetto alla perizia eseguita sull’immobile da parte dell’agenzia delle entrate, sezione territorio, che stabiliva un valore di 7,4 milioni di euro.

“E’ una notizia importantissima per la città – dichiara il sindaco Francesco Rucco – perchè se da una parte ci dà la possibilità di proseguire verso questo cammino, dall’altra conferma la bontà della nostra offerta. Come amministratori non potevamo lasciar perdere questa grande occasione che sta riscontrando il favore dei vicentini che incontro per strada. Ho ricevuto anche i complimenti dall’Accademia Olimpica che ora organizzerà un webinar sull’argomento e che vuole far conoscere la storia di Palazzo Thiene a tutti i cittadini. Anche dalla Soprintendenza, che è molto interessata alle collezioni artistiche legate al palazzo, ho ricevuto complimenti per il coraggio e la determinazione. Voglio ringraziare – prosegue il sindaco – tutta la maggioranza, gli assessori e i consiglieri per il totale appoggio a questa operazione, in particolare l’assessore al bilancio Marco Zocca, il responsabile dell’ufficio ragioneria Mauro Bellesia ed il segretario generale Stefania Di Cindio. Sulla gestione abbiamo già alcune idee che vorremmo condividere anche con la minoranza, sempre che sia d’accordo sull’operazione di acquisto pubblico e non privato. C’è una mozione, firmata unanimemente da tutti i consiglieri comunali (anche da chi ora dimostra posizioni diverse) che mi chiede esplicitamente un impegno affinché l’immobile resti a funzione pubblica. Se tutto andrà in porto, vorremmo organizzare a breve delle visite guidate (con piccoli gruppi) nella parte museale del palazzo, durante i weekend per mostrare in anteprima questa meraviglia ai vicentini”.

“Ora possiamo avviare l’iter amministrativo – annuncia l’assessore al bilancio Marco Zocca – e preparare la delibera di giunta da portare successivamente in commissione e in consiglio comunale che dovrà esprimersi su questa operazione entro il 21 maggio. Una volta ricevuto il via libera dai consiglieri andremo ad accendere il mutuo già concordato con Cassa Depositi e Prestiti per il finanziamento necessario all’acquisto. Verrà poi individuato il notaio con cui stipulare il rogito e l’atto notarile sarà inviato al Mibact che avrà venti giorni di tempo per far valere la prelazione su un eventuale acquisto da parte del Governo”.

All’incontro, oltre al sindaco e all’assessore al bilancio, erano presenti gli assessori Roberta Albiero al patrimonio, Simona Siotto alla cultura, Silvio Giovine al turismo e Mattia Ierardi alle infrastrutture e i consiglieri comunali Alessandra Lolli, Roberto Cattaneo e Matteo Reginato.

L’edificio è tutelato dall’Unesco dal 1994, al pari della basilica Palladiana e del teatro Olimpico, al quale si aggiunge un vincolo di pertinenzialità posto nel 2016 dalla Soprintendenza Beni architettonici di Verona che comprende le otto collezioni presenti che sono di proprietà del fallimento ma che non si possono spostare dal sito.