AIM Vicenza ad A2A? Dalla Rosa e opposizioni in video: gara per ultimo patrimonio dei vicentini. Stride presenza di Lago per “svendita” Fiera

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Aim è dei vicentini
Aim è dei vicentini

Al grido “Non svendiamo AIM. Una gara pubblica per non danneggiare un patrimonio di tutti i vicentini” oggi hanno esposto le loro ragioni in sala Collese tutti i consiglieri comunali  di Vicenza di opposizione. Assenti per un sit in a cui stava partecipando Giovanni Rolando e  Sandro Pupillo, ha “menato le danze” con la stampa Otello Dalla Rosa, anche da ex amministratore unico di Aim Energy e, quindi, esperto del settore.

C’erano con lui per il Pd Isabella Sala, Cristina BalbiCristiano Spiller, Alessandro Marchetti e Alessandra Marobin, per Coalizione Civica per Vicenza Ciro Asproso, per Quartieri al centro Raffaele Colombara, per Vinòva Ennio Tosetto, per  Da adesso in poi Giovanni Selmo mentre completavano la folta pattuglia Federico Formisano, segretario Pd Vicenza, e Umberto Lago, ex assessore della prima giunta Variati ed ex amministratore unico di Aim Vicenza nel breve periodo post Paolo Colla.

La sintesi, condivisibile da molti vicentini, tra cui, personalmente, chi vi relaziona della conferenza stampa, e condivisa nella maggioranza da Fratelli d’Italia Vicenza, è quella di non svendere Aim Vicenza, l’ultimo gioiello di famiglia, per giunta senza un confronto trasparente e pubblico e senza un eventuale bando di gara se non si arrivasse alla sua fusione con Agsm Verona e alla quotazione in borsa.

Se non ci fu reale discussione pubblica e se il bando non fu fatto per la Fiera di Vicenza, passata a Rimini, perdendo di fatto ogni reale influenza sulla gestione della newco Ieg Rimini senza incassare un corrispettivo tangibile, proprio mentre era amministratore unico di Rimini Holding Umberto Lago, la critica che si può fare oggi, quindi, alla presa di posizione delle opposizioni è solo all’aspetto organizzativo della conferenza stampa con la presenza di Lago.

L’ex Amministratore di Rimini Holding oggi, W la coerenza, ha, infatti, criticato la non indipendenza di Pierluigi Troncatti, capo team dell’attuale advisor per Vicenza Roland Berger (“già attivo – ha detto Lago con dalla Rosa mostrando il suo curriculum – dal 2006 al 2009 in operazioni di cessione di utility di Cremona, Lodi, Pavia e Brescia ad A2A, contestate anche a livello Tar, tramite la ora controllata Linea Group Holding (LGH) e, poi, dal 2009 al 2015 della costituzione stessa di A2A”)” e la mancanza della previsione di una gara, cosa mai prospettata per la Fiera vicentina.

Se la motivazione alla base della possibilità della mancata indizione di una gara fosse la cosiddetta “infungibilità” (la mancanza di altre aziende oltre A2A con il profilo adatto a realizzare gli obiettivi che si proporrà Vicenza), Otello Dalla Rosa, i presenti e, soprattutto, Ciro Asproso hanno alzato i toni: “ci rivolgeremo al Tar se dovesse non realizzarsi la fusione Agsm con Aim e se, poi, non fosse attivata una gara pubblica tanto più che ben quatto società, tra cui ma non solo A2A, hanno ufficializzato manifestazione dio interesse per Aim. I consiglieri sappiano che risponderanno anche patrimonialmente di eventuali decisioni di illegittimità da parte el Tra, che, ad oggi, ha ancora bocciato l’operazione Lodi – A2A“.

Di seguito, comunque, riportiamo i punti salienti presenti nella nota distribuita ai media e, in fondo, il video integrale della conferenza stampa in cui si è anche discusso sulla sempre maggiore sudditanza del Veneto all’Emilia Romagna (vedi caso Fiera di Vicenza) e Lombardia (“se il controllo di A2A è dei comuni con amministrazione di centro sinistra di Milano e Brescia è vero – addetto dalla Rosa – che la matrice lombarda è leghista“) .

Non svendiamo AIM. Una gara pubblica per non danneggiare un patrimonio di tutti i vicentini.

La trattativa in esclusiva con A2A non valorizza l’azienda, un nostro patrimonio comune che vale 300 milioni: AIM è di tutti i vicentini, non dei partiti.

Manifesti stradali per non svendere Aim Vicenza
Manifesti stradali per non svendere Aim Vicenza

AIM vaJe circa 300 milioni di Euro con quasi 60 milioni di valore aggiunto distribuito sul territorio ed è di tutti i vicentini. È come se ciascuno di noi possedesse 3000 euro in azioni. Azioni che avrebbero anche un buon rendimento: 14 milioni l’utile netto dell’anno scorso.

Non male, è come se le nostre azioni avessero reso il 4, 6%. Da fare invidia a molti titoliazionari. Forse anche per questo prima Dolomiti Energia, poi Acegas-Ascopiave-Hera, quindi Alperia e da ultima A2A hanno formalizzato ai comuni di Vicenza e di Verona, ad AIM e ad AGSM la disponibilità a valutare aggregazioni per  sviluppare  insieme  progetti  di  crescita   a  beneficio   dei  territori.

 Quattro manifestazioni per Aim di Dolomiti Energia, poi Acegas-Ascopiave-Hera, quindi Alperia e da ultima A2A
Quattro manifestazioni per Aim di Dolomiti Energia, poi Acegas-Ascopiave-Hera, quindi Alperia e da ultima A2A

Tutti gruppi industriali grandi, importanti, significativi. Proposte rimaste chiuse in un cassetto del Sindaco fino a che l’opposizione non ha fatto accesso agli atti. Ma le proposte ci sono, quindi c’è interesse. Normalmente se più soggetti sono interessati si può pensare a fare una gara, si può ragionevolmente puntare a portare a casa i migliori risultati per il nostro territorio.

Al contrario il Sindaco Rucco e la sua amministrazione costruiscono un castello di carte, grazie ad un parere sviluppato da un advisor il cui team è guidato da un professionista che molto ha lavorato su progetti di A2A, per cui esiste un unico soggetto che può dare risposte adeguate: A2A. Inizia così, a porte chiuse, una trattativa fondata su un criterio debolissimo già più volte bocciato da ANAC e Tar: la cosiddetta infungibilità. Ovvero l’esistenza di un unico soggetto in grado di rispondere a determinati requisiti. Si tratta evidentemente di una forzatura non solo inaccettabile sul piano giuridico ma che potrebbe provocare addirittura un danno patrimoniale (e ogni consigliere comunale dovrebbe riflettere bene su cosa significa questo).

La relazione dell’advisor Roland Berger contiene molte “profezie”, alcune indicazioni su un futuro che diventa incerto tra qualche anno e una grande contraddizione: dichiara che c’è grande competizione tra i grandi gruppi dell’energia e quindi disponibilità ad investire (vedi la competizione accesa per la gara di Ascopiave), ma contestualmente indica la necessità di sceglierne uno senza gara. Perché? Perché nessuno risponde a questa domanda? Perché hanno paura a spiegare le ragioni di una scelta abnorme? Ci avviamo invece a cedere il  controllo dell’azienda senza alcun sovrapprezzo. Questa è la vera perdita di sovranità per Vicenza, senza alcun ritorno: il danno vero per tutti i vicentini azionisti, non più padroni di decidere sulla propria azienda. Per questo parliamo di svendita: non si cede il controllo a parità di concambio. A2A si ritrova un’autostrada spianata per il Veneto, socio forte con soci deboli, i comuni, che non avranno mai le risorse per stare al passo di future esigenze di investimento .

Inoltre AIM sta già subendo gravi danni: continui cambi di direzione (siamo  alla quinta  versione diversa di schema aggregativo) oltre al fatto che l’ Amministratore Unico sta operando su scelte fondamentali  in  assoluta  solitudine, senza coinvolgere  i manager  interni. Misureremo i danni  sull’organizzazione e sulla redditività nei prossimi anni. Purtroppo l’azienda è tornata ad essere ostaggio della politica. E questo non va bene, soprattutto per la città ma anche per i lavoratori: quale sarà il toro destino? Ora contano le appartenenze, non competenzae professionalità.

Infine una considerazione: la cessione di AIM (si tratta di fatto di questo) è forse l’operazione più importante di un mandato amministrativo. Sta avvenendo nella più completa opacità, senza un confronto pubblico, senza alcuna trasparenza, senza alcun mandato del Consiglio Comunale. Per questo, come opposizioni, abbiamo avviato iniziative per coinvolgere tutti i cittadini, dalle affissioni partite ieri al volantinaggio la prossima settimana: saremo nelle piazze, nei mercati, nei quartieri.

Noi siamo pronti al confronto in Consiglio Comunale con una nostra idea di sviluppo futuro dell’azienda utile alla città, in grado di creare valore per il territorio vicentino ma, se si proseguirà su questa via miope e dannosa, siamo anche pronti a ricorrere agli organismi di vigilanza e di controllo sulle scelte amministrative. Non saremo mai complici di una svendita,mnon avalleremo mal un percorso che avviene nelle stanze segrete della politica e non alla luce del sole .

Partito Democratico – Vinova – Da Adesso in Poi – Coalizione Civica – Quartieri al Centro

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Ti ringrazio

Giovanni Coviello

Di seguito il video integrale, un contenuto Premium visibile ai sottoscrittori come Amico e Sostenitore, della conferenza stampa odierna.