Alla scoperta della loop station

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Loop station
Loop station

Parliamo di uno strumento che è di grande utilità sia durante la fase creativa sia per il divertimento fine a se stesso di chi suona.

La tecnologia mette a disposizione di chi fa musica tantissime risorse che possono consentire di espandere la creatività. Basti pensare che oggi serve davvero poco per mettere in piedi uno studio di registrazione casalingo, anche solo a livello amatoriale quindi senza la pretesa che da lì esca un album super prodotto. Vi diremo di più, persino avere una band può essere superfluo perché con i vari software si può sopperire all’assenza di persone fisiche, poi è chiaro che il talento non si compra. 

Ad ogni modo, sappiate che almeno per chi scrive è sempre meglio fare musica insieme ad altre persone piuttosto che con un computer. Questi, naturalmente, sono pareri personali e non neghiamo il vantaggio di poter fare musica da soli che non preclude, in un secondo momento, la possibilità di riunirsi con il resto della band e lavorare sulle idee; anzi, molta musica oggi nasce proprio in questo modo, anche a livello professionale, con i componenti di un gruppo che sono sparsi in giro per il mondo e si scambiano le composizioni via internet e che poi diventano delle hit e ce le ritroviamo in cima alla classifica musicale. 

Tra le tante armi che tornano utili durante il processo compositivo c’è la loop station che naturalmente serve anche per esercitarsi, fare pratica o più semplicemente crearsi un accompagnamento. Ed è di questa che vogliamo parlarvi.

Che cos’è il loop

Affinché tutto sia chiaro riteniamo opportuno cominciare spiegando che cos’è il loop altrimenti non andiamo da nessuna parte. Non è il caso di cimentarsi in divagazioni troppo tecniche che apporterebbero ben poco al nostro discorso, quindi lo diciamo in maniera semplice: il loop è un suono riprodotto in continuazione all’interno di una sezione. Questo suono può essere quello di una batteria, di un basso, una chitarra ecc.

Il looper

Il mondo delle loop station è vario, il looper non conosce limiti di applicazioni in termini di genere musicale. Tutte le loop station sono uguali? No, perché alcune hanno più funzioni di altre, possono essere a pedale o virtuali, in questo caso, come molti immagineranno, si tratta di software. 

La domanda che molti si potrebbero porre a questo punto è: come si stabilisce il collegamento tra uno strumento musicale e la loop station? Nulla di più semplice, via cavo. Un estremo va inserito nello strumento e l’altro nel looper dove c’è scritto Input. A questo punto non sfugge la presenza di una uscita contrassegnata con Output. Ebbene, qui va inserito un secondo cavo per eseguire il collegamento con l’amplificatore salvo che non si voglia usare le cuffie, sempre che il modello in possesso presenti l’apposita uscita. Una cosa che non abbiamo detto è che la loop station ha bisogno dell’alimentazione, quelle in formato stompbox possono anche essere alimentate a batteria altrimenti con l’alimentatore.

Come si registra

Stabilito il collegamento tra lo strumento e la loop station è il momento di registrare la sezione di suono; come vedrete tra un attimo, non è una cosa difficile da fare. Si preme Rec, operazione che nel caso del looper stompbox va fatta con il piede, si suona e si pigia su stop. Alla prima traccia registrata se ne possono sovrapporre altre. Con una loop station è possibile seguire un brano completo, quindi se presente un ingresso per la voce, potete registrare anche quella e magari sfruttare i ritmi di batteria se inclusi.

A pedale o desktop

Chi vuol comprare una loop station fondamentalmente ha due opzioni che riguardano il modo di gestione, che può essere con le mani oppure con i piedi. Nel primo caso parliamo di un looper desktop mentre nel secondo di un pedale o pedaliera. Qui conviene aggiungere un chiarimento: se parliamo di looper a pedale, significa che questo è singolo. Quando parliamo di pedaliera vuol dire che i pedali sono più di uno. 

È chiaro che se suonate la chitarra, il basso, il clarinetto, insomma, qualsiasi strumento che vi tenga le mani impegnate, vi serve un looper a pedale (o pedaliera). Chi invece si dedica, ad esempio, al Djing trova nella loop station desktop lo strumento adatto alle sue esigenze perché giustamente ha le mani libere ed ha bisogno della strumentazione su un piano d’appoggio