Alluvioni in Veneto, Possamai (PD): “dopo 10 anni lo stesso terribile film. Finire piano D’Alpaos””

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“La notte appena passata, e quanto stiamo vivendo in queste ore – non può non riportarci con la mente al 2010. Per la prima volta è stato messo in funzione il bacino di Caldogno, completato nel 2017, che ha protetto la nostra città dall’onda di piena.
Ma il bacino del Tesina è in ginocchio, Torri di Quartesolo è sott’acqua e anche zone di Vicenza a nord e a est. Dobbiamo fare ancora moltissimo per mettere in sicurezza il nostro territorio”. Lo afferma Giacomo Possamai, consigliere regionale del Partito Democratico, in un comunicato, a proposito dell’ondata di maltempo che si sta abbattendo sul Veneto in queste ore.

“In tal senso la bussola è il Piano delle azioni e degli interventi di mitigazione del rischio idraulico e geologico, il cosiddetto piano “D’Alpaos” predisposto a seguito dell’evento alluvionale del 31 ottobre – 2 novembre 2010, che indicava oltre 600 opere in tutto il territorio Veneto da eseguirsi non differibilmente per un importo complessivo di 3,2 miliardi di euro. Sono passati 10 anni dal piano – prosegue Possamai – ed è stato portato a termine per meno di un terzo: troppi interventi sono fermi e troppi progetti ancora nei cassetti. Il completamento di questo piano è essenziale: non possiamo più appellarci alla buona sorte e alle tantissime persone che si prodigano con grande coraggio, generosità e sacrificio per evitare tragedie ancora peggiori. Il mio pensiero ed il mio ringraziamento va soprattutto alla Protezione Civile, ai sindaci e agli amministratori locali che in questo momento sono coinvolti direttamente nelle operazioni di soccorso”.

“Ma questo non è il momento delle accuse o delle recriminazioni. Questo è il tempo di lavorare insieme in Regione, forze di maggioranza e opposizione – per portare a compimento le opere necessarie a proteggere il nostro territorio. Il primo segnale deve partire con il bilancio preventivo 2021 che discuteremo nelle prossime settimane.
Da parte nostra la difesa del suolo e la prevenzione del dissesto idrogeologico devono essere priorità assolute, anche nella destinazione delle risorse. Ma il primo impegno – conclude Possamai – lo aspettiamo dalla maggioranza, che ha il compito e l’onere di governare”.

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