Ospedale Noventa, anziano entra negativo e muore di Covid: si muove l’opposizione, maggioranza silente

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Da tempo gli utenti segnalavano il caos all’ospedale di Noventa Vicentina dove la fila per fare i tamponi Covid si incrociava con quella del Cup, centro prenotazioni, inoltre c’era promiscuità tra i pazienti Covid e quelli, diciamo così, ‘normali’. Poi il giorno 29 novembre la signora Giuliana Santin segnala su Facebook il caso che riguarda suo padre.

Il giorno 11 novembre ho portato mio padre all’ospedale di Noventa Vicentina per una reazione allergica a dei farmaci, fatto il tampone appena entrato è risultato negativo al covid 19, sabato 14 novembre ripetuto tampone esito ancora negativo. Mercoledì 18 novembre ad un ora dalle dimissioni con la lettera già in mano, tampone positivo! Ora mio padre è gravissimo a Vicenza. Io domani mattina farò un esposto dai carabinieri. So che ci sono stati altri contaggiati, cerchiamo insieme di fare e chiedere chiarimenti e giustizia su quello che è successo. Non è giusto che succedano queste cose e se c’è qualche responsabilità si deve sapere“.

Nel frattempo viene finalmente creato un percorso di accesso alternativo, casualmente (?) a ridosso della visita del 4 dicembre da parte del direttore generale dell’Ulss 8 Pavesi.

Il padre della signora Santin è purtoppo poi deceduto il giorno 5 dicembre. Nello stesso giorno il Partito Democratico dell’Area Berica chiede ai consiglieri regionali della zona Guarda, Formaggio e Zecchinato di attivarsi con la giunta regionale e con l’Ulss 8. La consigliera Guarda risponde all’appello in una nota, in cui esprime preoccupazione anche per Lonigo e chiede soluzioni ad hoc per riportare ordine nella somministrazione dei tamponi e nella gestione dei pazienti Covid.

Il 6 dicembre la lista ‘Noventa attiva’ torna ad esprimere sconcerto e preoccupazione in una nota e a chiedere l’intervento del sindaco di centrodestra Mattia Veronese, amico del consigliere regionale Joe Formaggio, e della stessa giunta regionale.

Qual è stato il punto critico, la falla nel sistema che ha permesso che questo avvenisse? E si poteva evitare? Noi abbiamo già evidenziato il grosso problema nella gestione tamponi all’ospedale di Noventa, ora (anche se con lentezza) risolto, dove esisteva una grave mescolanza tra chi entrava per un tampone (e quindi, anche potenzialmente positivo), e chi doveva entrare per andare al lavoro, o fare un esame del sangue. Già abbiamo depositato e pubblicato un’interrogazione chiedendo anche di informarci su quanto accaduto nel reparto di medicina del Milani ed i contagi che ne sono derivati. Interrogazione alla quale stiamo attendendo risposte dalle autorità competenti, in particolare dal Sindaco, ma anche dalla direzione sanitaria“.

E’ dunque ora che con Chiarezza e Trasparenza ci vengano date delle risposte, vengano discusse opzioni, vengano proposte e condivise soluzioni. Il Covid c’è, da mesi, e il papà della signora Santin rappresenta ognuno di noi, o il padre di ognuno di noi, o chiunque possa aver bisogno di credere che se in difficoltà, troverà aiuto nelle istituzioni, non solo sanitarie.
Non ci stanchiamo di ripetere che attendiamo informazioni dalle autorità competenti.
Dobbiamo tutti rimboccarci le maniche, esserci, per chi vicino o lontano ha bisogno anche di solidarietà in un momento così difficile. Solo così – conclude Noventa Attiva – possiamo farci sentire dalle istituzioni, perché creino un vero rinnovamento che, oggi, ancora manca“.

Una situazione purtroppo non isolata. Su Facebook infatti arriva, sotto al post di Noventa Attiva, anche la segnalazione della signora Emerenziana Arpetti: “Anch’io sto vivendo la stessa situazione diGiuliana e di altre carissime persone,mia mia mamma è entrata in ospedale a Noventa vicentina negativa, ed è deceduta positiva.Non si può accettare che accadino fatti del genere.Anche perché bisogna provare per capire quanto dolore”.


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Grazie, Giovanni Coviello