Alzheimer e Demenze, animazione teatrale in strada per sensibilizzare Vicenza

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Alzheimer
Varo, Tosetto, Bettineschi e Vigolo

In occasione della Giornata mondiale dell’Alzheimer che ricorre il 21 settembre, l’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Vicenza sostiene l’iniziativa promossa da Associazione Veneto malattie Alzheimer e demenze degenerative (Avmad), per sensibilizzare i cittadini su queste problematiche.

L’evento, presentato questa mattina dall’assessore alle politiche sociali Matteo Tosetto e dal presidente di Avmad, Ivano Varo, si terrà sabato 23 settembre dalle 17 alle 19 in centro storico.

Alcuni attori del gruppo teatrale La Giostra, che fa parte di Fita Vicenza, guidati dalla regista Luisa Vigolo, si interfaccerà in modo creativo con le persone che passeggeranno per il centro storico per stimolare la riflessione sulla problematica della demenza e presentare l’attività di Avmad.

“Ci è sembrato un modo molto coinvolgente – ha detto l’assessore alle politiche sociali Matteo Tosetto – per sensibilizzare la città su malattie del sistema cognitivo che stanno interessando fasce sempre più ampie della popolazione e che richiede un forte impegno delle istituzioni sul territorio nella diagnosi e nella cura. Il nostro scopo, in linea con gli obiettivi di mandato, è ottenere un secondo Centro Sollievo in città, indispensabile per venire incontro alle numerose richieste delle famiglie che vivono queste difficoltà”.

L’iniziativa del 23 settembre segue il concerto benefico che il 3 settembre ha portato sul palco del Teatro Comunale Città di Vicenza i 150 musicisti dell’Orchestra Giovanile Vicentina per promuovere la conoscenza del progetto #MaiSoli e contribuire alla raccolta fondi per sostenerlo.

Per tutto il mese di settembre è sempre possibile sostenere l’Avmad con piccole donazioni a partire dai 5 euro, per dare modo all’associazione di ampliare, in particolare, gli interventi a domicilio. Per informazioni clicca qui.

Avmad dal 2007 lavora a fianco delle istituzioni per dare risposte a malati di Alzheimer e familiari. Dal 2013 l’associazione gestisce, in convenzione con l’Ulss 8 Berica, i Centri Sollievo. Attualmente accoglie al centro comunale Lagorà 62 persone che due volte alla settimana vengono coinvolte e stimolate con specifiche attività, offrendo contemporaneamente ai familiari qualche ora di respiro settimanale.

Nell’ambito del progetto #MaiSoli, coordinato da Nicola Bettineschi, l’associazione sta inoltre garantendo un servizio a domicilio a 13 famiglie del territorio, con l’invio di volontari preparati che, attraverso l’uso di un tablet, garantiscono attività con il software Brainer, realizzato dal Politecnico di Torino per creare percorsi di training ottimizzati in funzione dei deficit registrati, unico dispositivo medico riconosciuto dal Ministero della Sanità per le attività di riabilitazione.

Un’altra cinquantina di famiglie di malati si interfaccia periodicamente con l’associazione per supporto informativo e amministrativo. Attualmente l’associazione può contare sull’attività di 65 volontari.

Demenze nel Vicentino: i dati

Cosa significa vivere ogni giorno con la demenza? Quali sono le necessità degli ammalati? Quali le preoccupazioni dei familiari? Come si sta preparando la comunità all’imminente aumento di casi previsto dagli studi mondiali in relazione all’invecchiamento della popolazione?

A meno che non si intervenga sui fattori di rischio, infatti, secondo i risultati dello studio Global Burden of Disease, pubblicato dalla rivista The Lancet Public Health, il numero di adulti e anziani destinati a convivere con la demenza nel mondo potrebbe quasi triplicare, passando da circa 57 milioni nel 2019 a 153 milioni nel 2050.

Per quanto riguarda il bacino dell’Ulss 8 Berica, a fronte di una popolazione che conta 492.752 abitanti (dato 2019), il rischio di decadimento cognitivo da lieve a grave riguarda il 4,4% degli over 65, ovvero circa 5 mila dei 109.812 cittadini in questa fascia d’età. Tale problema, acuito con il passare degli anni dal progressivo invecchiamento della popolazione, interessa il 20-30% degli over 80 e arriva a riguardare il 45% degli over 95.