Antiche ricette venete: i caùci di Alvese De.Co.

1938

I caùci sono un piatto veneto tipico della tradizione povera dei contadini della Valle del Chiampo, in particolare di Alvese di Nogarole Vicentino. Si tratta, in pratica di gnocchi dolci, ma nella tradizione non sono un dolce. L’origine è probabilmente cimbra, e assomigliano ai knödel tedeschi. Un altro modello, specie per quanto riguarda la forma, possono essere le quenelle francesi.

Per quattro persone:350 grammi di pane raffermo grattugiato, 2 cucchiai di farina 00, 2 uova, uva passa, 2 bicchieri e mezzo di latte tiepido, cannella in polvere, canditi all’arancia, zucchero, 100 grammi di burro.

In una terrina porre le uova, il pangrattato, la farina ed il latte tiepido, l’uva passa, dopo averla messa in ammollo in acqua tiepida per un’ora e i canditi.

Aggiungere sale ed un un cucchiaio di zucchero e mescolare fino ad ottenere un composto omogeneo che sarà lasciato riposare per circa un’ora (coperto con della pellicola per non farlo seccare).

Impastare facendo attenzione alla consistenza.

Prendere una noce di impasto e allungarlo con le mani per ottenere un bastoncino di circa 4 o 5 centimetri ( da cui il termine veneto caùcio). Procedere fino ad esaurire l’impasto.

Cucinare i caùci in acqua bollente salata e, una volta giunti in superficie, scolarli. Poi, una volta impiattati, condirli con burro fuso, zucchero e cannella.

Ph. Facebook – Daniele Leonardi

Fonte: Il Torcolo