“Un bilancio deludente. Deludente perché costruito seguendo l’amministrazione ordinaria, in continuità con il passato”. Così Arturo Lorenzoni, candidato presidente del centrosinistra con la lista civica Il Veneto che vogliamo e portavoce delle opposizioni in Consiglio regionale, dove siede tra le fila del Gruppo Misto, motiva in un comunicato il voto contrario alla legge di bilancio 2021-23 approvata oggi in Consiglio e che ricapitola l’intera manovra finanziaria previsionale della Regione Veneto.
“In un periodo di eccezionale gravità come quello attuale – prosegue ancora Lorenzoni – è mancata l’assunzione di responsabilità da parte della Giunta per riorientare l’azione del Governo regionale verso i nuovi bisogni creati dalla pandemia. La Giunta ha scelto di non intervenire sul lato delle entrate. Come nei 10 anni precedenti. Ma questa scelta, nel momento in cui si sono manifestati extra oneri legati alla gestione dell’emergenza sanitaria, comporta che a farsene carico dovranno essere tutti i cittadini del Veneto. In termini di incidenza significa caricare soprattutto su chi ha i redditi più bassi. Questa è una scelta non condivisibile, perché contribuisce ad allargare la forbice tra ricchi e poveri”.
“Così pure rispondono a orientamenti precisi di questa amministrazione – prosegue lo speaker delle opposizioni – la scelta di respingere le proposte avanzate dai gruppi di opposizione in merito al sostegno ai servizi per le persone con disagio psichico, o gli emendamenti, che non comportavano maggiori esborsi per l’amministrazione, mirati all’innovazione nella gestione ambientale ed energetica della Regione. Un orientamento ‘conservativo’ che ci porta a dare un giudizio pesantemente negativo su un bilancio di previsione, arrivato in aula senza una reale discussione nelle commissioni sulle priorità da adottare”.
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