Autonomia sulla scuola, si accende lo scontro tra Zaia e Ministro Fioramonti. Gli Indipendentisti: “fanno interessi di Salvini”

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Il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha partecipato oggi 26 settembre a Roma alla riunione della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e Province Autonome (nel video l’intervista a Zaia al termine, molto più pessimista di qualche giorno fa).

Ma Zaia commenta anche la dichiarazione rilasciata dal Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Lorenzo Fioramonti che, a margine di un convegno a Roma, ha dichiarato chel’autonomia nella scuola non si fa”.

Prima di parlare di no all’autonomia nel settore della scuola – spiega Zaia – il Ministro Fioramonti si legga la proposta del Veneto. Evidentemente non l’ha ancora fatto. Anche Fioramonti rappresenta un Governo che a tutt’oggi parla per spot su scuola, strade e ogni altro tipo di argomento. Sarebbe invece il caso – aggiunge il Governatore del Veneto – che si prendessero la briga di elaborare una loro proposta alle Regioni. Finalmente potremmo capire cos’hanno in testa, perché fino ad ora non abbiamo visto nulla di concreto”.

Intanto l’avvocato Alessio Morosin, fondatore di Indipendenza Veneta e ora del Partito dei Veneti, va giù duro contro il Presidente sul tema autonomia:

Zaia non è stato in grado di garantire il rispetto del voto del 22 ottobre di due anni fa! Dimettiti. Bisogna che tutti interveniamo con durezza, Boccia cioè il governo italiano prende in giro i Veneti. Qui si sta solo guadagnando tempo e il rinvio è sine die. Un fallimento totale. Una vergogna”.

“Dobbiamo capire – tuona infine Morosin – che questi si stanno coprendosi vicendevolmente, Zaia in vista delle Regionali 2020 e Boccia per salvare il Governo. Una violenza politica a danno e spese dei Veneti. Mi spiace dirlo ma Zaia ha sprecato due anni di tempo. Come denunciato anche dal suo capodelegazione professore Mario Bertolissi, ha assecondato i bisogni di Salvini al fine di ottenere i voti al Sud non realizzando l’obiettivo dell’autonomia quando era al governo. Questo è il solo triste e ignobile risultato che abbiamo avuto”.