Azzeramento capacità assunzionale nei comuni d’Italia, Rucco ai sindacati di Vicenza: chiesta la correzione della stortura normativa

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Il sindaco di Vicenza Francesco Rucco ha incontrato questa mattina una delegazione di rappresentanti sindacali del pubblico impiego in merito alla questione del blocco delle assunzioni nei comuni di tutta Italia.

Durante la riunione il primo cittadino ha rassicurato i sindacati confermando di aver mandato, ancora lo scorso 1 aprile, una richiesta al Ministero della Funzione pubblica e alla Ragioneria generale dello Stato, affinché non vengano computate le entrate straordinarie provenienti dal governo per l’emergenza da Covid-19, che determinano l’azzeramento della capacità assunzionale a tempo indeterminato per il 2021. Questa operazione consentirebbe di rendere possibile la spesa di circa un milione di euro per nuove assunzioni.

“Alle RSU – ha dichiarato il sindaco Francesco Rucco – ho ribadito la volontà dell’Amministrazione di mantenere e consolidare la quantità e la qualità dei servizi scolastici e non solo, garantendone la gestione tramite il nostro personale. Per fare questo è necessario che anche le organizzazioni sindacali condividano e sostengano la richiesta fatta lo scorso aprile. Mi pare che i Sindacati abbiano compreso che l’esternalizzazione parziale e temporanea non è una ipotesi all’ordine del giorno e costituirebbe solo una extrema ratio se tutti gli sforzi che stiamo facendo risultassero vani. Con le RSU ci siamo aggiornati a breve per affrontare congiuntamente i prossimi sviluppi. Dopo che per anni lo Stato ha ridotto di molto la capacità di assunzione degli enti pubblici sarebbe paradossale che la nuova normativa, in vigore dal 2020 con l’obiettivo di agevolare le assunzioni, di fatto le impedisse. Per questo sono ottimista rispetto ad una veloce soluzione positiva della situazione. Il dato incontrovertibile è che questa paradossale situazione non dipende dalla non capacità programmatoria dell’amministrazione, che anzi tra il 2019 e il 2021 ha effettuato ben 91 nuove assunzioni a tempo indeterminato, di cui 44 nel settore dei servizi scolastici. Il problema nasce da lontano, con blocchi assunzionali che per anni e anni hanno impedito il naturale ricambio dei dipendenti cessati. Inoltre i pensionamenti creano un fabbisogno di personale ulteriormente crescente, e ricordo che le quote 100 non sono programmabili perchè il dipendente può decidere di cogliere l’opportunità con pochi giorni di preavviso. Tutti gli uffici stanno lavorando per mantenere i servizi scolastici un’eccellenza – precisa il sindaco – e voglio sottolineare questo aspetto per trasmettere serenità ai genitori che sono già pressati da tante difficoltà, amplificate dal difficile periodo che stiamo vivendo. A loro ricordo che le rette non aumenteranno e che i servizi saranno garantiti senza alcun costo aggiuntivo. Non voglio sentire parlare di privatizzazione perché i nostri servizi scolastici rimarranno pubblici e sarà garantito lo standard di eccellenza che si è avuto fino ad oggi”.