Banca Veneto Centrale, per Altroconsumo tra i migliori istituti di Credito Cooperativo

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istituti credito cooperativo
Direttore generale Claudio Bertollo e Presidente Gaetano Marangoni

Quali sono i migliori istituti di credito cooperativo? Da diverse settimane la Bce raccomanda prudenza alle banche dell’Eurozona, in vista di un inverno segnato dalle molteplici difficoltà conseguenti al conflitto in Ucraina.

Inoltre, alla luce delle turbolenze che hanno investito diverse banche italiane negli ultimi anni, è normale che piccoli e grandi risparmiatori avvertano la necessità di avere informazioni maggiormente dettagliate per affidare i propri risparmi, cumulati in una vita di sacrifici. L’obiettivo è quello di orientarsi verso le banche più sicure e trasparenti nelle quali aprire un conto corrente o un conto deposito, con assoluta tranquillità.

Per questa serie di motivi Altroconsumo, associazione italiana per la tutela dei consumatori, ha voluto valutare con particolare rigore l’attuale stato di salute delle banche italiane, per capire se si presenteranno di fronte alle prossime sfide con buoni livelli di solidità. Sono stati esaminati i bilanci 2021 e il primo semestre 2022 di oltre 250 istituti di credito sul territorio nazionale.

I risultati ottenuti, pubblicati sulla rivista “Altroconsumo – Investi”, sono in generale confortanti e le banche “a 5 stelle” sono aumentate rispetto all’analoga rilevazione sui dati di dicembre 2021.

Questa recente analisi sulla solidità delle banche in Italia ha premiato Banca del Veneto Centrale, che si è aggiudicata le “fatidiche” 5 stelle, il massimo punteggio attribuibile.

La classifica prende in considerazione il Total Capital Ratio (che indica quanto la banca è sicura nel restituire il denaro ai propri clienti, considerando la possibilità che i crediti che ha concesso possano non essere restituiti), il Cet 1 Ratio (che misura la capacità di un istituto bancario di far fronte a un’eventuale crisi finanziaria valutando il capitale a disposizione dello stesso) e il Texas Ratio (che misura la rischiosità della banca dividendo le attività deteriorate dell’istituto per la somma del patrimonio e gli accantonamenti su crediti effettuati nel tempo), oltre alla frequenza di pubblicazione dei dati di bilancio e Total Capital Ratio, Cet 1 Ratio e Texas Ratio.

Banca del Veneto Centrale si conferma nell’elenco delle banche ai più alti livelli, con ottimi indicatori di solidità. Il Total Capital Ratio e il Cet 1 Ratio di Banca del Veneto Centrale raggiungono il 22,19% al 30 giugno 2022 (il minimo regolamentare richiesto da BCE è il 7%), mentre il Texas Ratio, indice dell’affidabilità della banca, sempre alla stessa data è pari al 33,14% (più il valore è inferiore a 100% e meglio è, perché significa che il totale dei crediti non performing che la banca registra è più basso dei mezzi che la stessa ha a disposizione per far fronte al loro eventuale azzeramento).

Per l’istituto di Credito Cooperativo è stato certamente un ottimo modo per festeggiare 2 anni dall’avvenuta fusione tra la vicentina Centroveneto Bassano Banca e la polesana RovigoBanca. Con oltre 14.000 soci e 91.000 clienti la banca si conferma una realtà in costante espansione, operando con 382 dipendenti e 48 filiali nelle province di Vicenza, Padova, Rovigo, Treviso e Ferrara.

“Ci aspettavamo questo risultato e la conferma è per noi motivo di grande orgoglio e stimolo per continuare a fare sempre meglio”, dichiarano, visibilmente soddisfatti, il direttore generale Claudio Bertollo e il Presidente Gaetano Marangoni.