Bassano: animali impagliati in polo museale, contraria la LAV. SIlvia Lovat: “provenienza in parte illecita, fardello morale”

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Silvia Lovat
Silvia Lovat

Il Comune di Bassano sta lavorando per rifare il progetto culturale sul “Polo Santa Chiara”, presso la ex caserma Cimberle in città. Una notevole “collezione” di animali impagliati è destinata a trovare posto nel suddetto polo museale diffuso e ora sembra che la destinazione possa essere spostata presso lo stabile della scuola Mazzini. “La LAV Onlus Sede di Bassano ha seguito da sempre in modo molto attento la storia di questa donazione e ha già ribadito alle precedenti Amministrazioni e ai media, in varie occasioni, la sua contrarietà alla realizzazione di questo museo – dichiara Silvia Lovat della LAV di Bassano -.
LAV di Bassano ritiene importante che tale collocazione sia fatta tenendo in evidenza l’aspetto etico del rapporto umano con animali, soprattutto in riferimento ai tanti che perdono la vita per causa ingiusta, come è successo ai presenti in “collezione”.

“Gli animali che verranno istallati sono tutti o quasi provenienti da una ‘collezione’ frutto di caccia in tutti i continenti, anche di animali molto rari o quasi estinti, fatta da un nostro noto concittadino tra il 1980 e 1990 che li ha regalati al Comune di Bassano. La provenienza di questi è stata in parte illecita, come riscontrato dal Cites e confermato dal Tribunale che ha condannato il cacciatore, per questo, nell’anno 2000. E’ chiaro che una collezione con un passato così ingombrante diventa un fardello morale pesante che
l’Amministrazione deve valutare attentamente nella sua esposizione – sostiene la LAV -per non doversi trovare a gestire la contrarietà della cittadinanza sempre più sensibile alla tutela dell’ambiente e dei sui abitanti. Ricordiamo che proprio in questo momento in cui stiamo vivendo una grave pandemia, uno studio scientifico dell’Università di Davis in California ha confermato il legame tra degrado dell’ambiente naturale e uccisione di animali, in particolare quelli in via di estinzione, e possibili spillover di virus. Anche il costo economico elevato per il mantenimento di una collezione a così alta deperibilità è un dato importante da valutare, visto che toglie risorse alla Città per progetti più necessari per i cittadini. Non potendo, a quanto pare, impedire l’esposizione di questa collezione, la LAV
di Bassano ha inviato a questa Amministrazione alcuni suggerimenti perché questi
animali (imbalsamati) vengano disposti nel loro padiglione in modo da costituire
un memoriale dove la disposizione degli animali induca alla riflessione, al rispetto,
così da temprare dignità ed empatia nel visitatore e non una parte del polo museale
in una fredda esposizione come dei trofei di caccia”.