Un uomo di Marano Vicentino è stato denunciato dalla Polizia Provinciale di Vicenza con l’accusa di bracconaggio e detenzione di armi modificate e strumenti di caccia illegali.
Il maranese dovrà rispondere dei reati di cattura di uccelli di specie protetta e particolarmente protetta, utilizzo di richiami acustici a funzionamento elettromagnetico, pratica dell’uccellagione con gabbie a scatto, alterazione di armi da sparo per mezzo di silenziatori e omessa custodia di due fucili.
L’operazione è scattata durante un servizio di controllo della caccia da parte degli agenti della Polizia Provinciale, insospettiti dal rumore di un uccellino.
Il pettirosso “esca” e le gabbie a scatto
Spostata una siepe di lauro, gli agenti hanno scoperto una gabbia a scatto con il meccanismo di cattura armato e con un pettirosso vivo all’interno, utilizzato come richiamo vivo.
Individuato il proprietario di Marano Vicentino, la perquisizione si è estesa all’abitazione, al giardino e a due capanni utilizzati per nascondersi durante il bracconaggio.
Nell’abitazione sono state trovate una carabina ad aria compressa e un fucile semiautomatico. Altri due fucili sono stati trovati in garage, di cui un semiautomatico appoggiato al muro e un monocanna calibro 32 in un armadio senza serrature. Nello stesso armadio sono stati trovati anche 5 silenziatori artigianali.
Capanni, richiami elettronici e uccelli protetti
Nei due capanni gli agenti hanno trovato tre fucili monocanna, di cui uno con silenziatore montato. Inoltre, era stato costruito un particolare sistema centralizzato composto da 7 richiami elettroacustici alimentati da un caricabatteria per autotrazione, con il segnale acustico amplificato da due altoparlanti posti tra le fronde degli alberi.
Sempre all’interno di un capanno è stato rinvenuto un passero d’Italia ancora caldo, uccello particolarmente protetto, e nel secondo capanno un fucile scarico calibro 36/37.
Complessivamente, in giardino sono stati trovati 17 uccelli vivi e 6 gabbie a scatto.
“L’intervento della Polizia Provinciale a Marano Vicentino – commenta Moreno Marsetti, vicepresidente della Provincia di Vicenza con delega alla Polizia Provinciale – è un esempio concreto di come i controlli sul territorio siano fondamentali per contrastare il bracconaggio. Non parliamo di episodi isolati, ma di pratiche che vanno fermate con serietà e continuità”.
Marsetti ha concluso ringraziando gli agenti per il lavoro svolto e ribadendo che la Provincia di Vicenza continuerà a sostenere queste attività di vigilanza, affinché chi viola le regole sappia che i controlli sono costanti e puntuali.
