
Il Comune e la Provincia di Vicenza hanno intenzione di redigere un piano di sorveglianza tecnologica ad hoc per la Bretella dell’Albera.
La decisione è emersa da un incontro tecnico che ha visto la partecipazione del presidente della Provincia di Vicenza, Andrea Nardin, e dell’assessore alla Mobilità del Comune di Vicenza, Cristiano Spiller, focalizzato sul tema sicurezza.
Velocità, sorpassi e abbandono di rifiuti sono stati al centro dell’incontro. La sorveglianza tecnologica, che si tradurrebbe nell’installazione di autovelox e un impianto di videosorveglianza, mira a contrastare alcune problematiche principali emerse sulla bretella inaugurata nel 2023 ma ancora priva di collaudo tecnico.
Nonostante l’urgenza della sicurezza e la necessità di collaudo, la questione autovelox non è ancora risolta. Il Corriere del Veneto, in edicola oggi, riferisce: “A frenare però dal poter preparare un progetto definitivo è la querelle sugli autovelox, per la quale si aspettano una risoluzione da parte del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture per poter avere certezza su quali si possono installare. Questo però non significa che il progetto sia totalmente bloccato dai tempi del ministero.
Vi.abilità – il braccio operativo della Provincia in quanto a strade – ha già effettuato dei sopralluoghi e ora elaborerà un progetto, che non potrà ancora essere però definito nel dettaglio. La ratio di Comune è Provincia è questa: in attesa che si sblocchi la questione autovelox, si possono intanto progettare le infrastrutture tecnologiche necessarie per gli apparecchi elettronici. Si parla quindi delle strutture che sostengono le telecamere, degli allacci con la linea elettrica, così come della copertura Wi-fi. E qui la certezza è che già si sa dove si può operare, in quanto le aree di collocazione sono già state stabilite in precedenza dalla prefettura“.
La necessità di dotare l’infrastruttura di sistemi di sicurezza è solo uno dei ritardi lamentati da anni dal Comitato per il Completamento della Tangenziale di Vicenza, che lo scorso 10 novembre ha tenuto una conferenza stampa per richiamare l’attenzione delle istituzioni sulla “scandalosa situazione di inerzia”: i lavori per il completamento della Bretella di Vicenza sono infatti fermi da oltre due anni e quattro mesi.
Rolando, storico portavoce del Comitato, ha ripercorso i 14 anni di vicende amministrative e promesse mancate legate all’opera. Nonostante il protocollo d’intesa per la tangenziale sia stato firmato nel 2013 da sette soggetti (tra cui Ministero, Regione, Provincia, Anas e i Comuni interessati), dal 19 giugno 2023, data dell’inaugurazione del primo tratto, “tutto è fermo. Nessun cantiere, nessun avanzamento”.
Il primo stralcio, lungo 5,3 chilometri, collega la Sp 46 “Pasubio” con la zona sud-ovest della città, ma mancano 1,5 chilometri fondamentali per completare il raccordo fino all’area di Lobia, nei pressi della base militare americana “Del Din”. Il Comitato accusa le istituzioni di “incomprensibile inerzia istituzionale e politica”, affermando che il problema non sono i vincoli tecnici o la valutazione di impatto ambientale (VIA) – che è stata approvata – ma la mancanza di una vera volontà politica.
Il nodo delle risorse economiche, pur essendoci 17 milioni di euro già disponibili, lascia ancora un deficit di 19,8 milioni di euro per coprire il nuovo costo complessivo di 36,8 milioni. Il Comitato, che ora si presenta con la sigla “Vicenza 2030 – Firmiamo per una città nuova”, ha inviato una lettera a tutti i cinque candidati alla presidenza del Veneto chiedendo di inserire il completamento della Bretella tra le priorità programmatiche. Hanno concluso con un appello: “Oggi siamo di fronte a un paradosso: un’opera inaugurata nel 2023, ma mai completata. Mancano solo un chilometro e mezzo e undici milioni, ma manca soprattutto la volontà. La Regione aveva promesso venti milioni, ne ha messi nove. Chiediamo solo che ognuno si assuma le proprie responsabilità”.
Ricordano, inoltre, come manchi ancora il collaudo dell’opera e che, secondo il Ministero dei Trasporti, la responsabilità per la gestione e la manutenzione ricada su Provincia e Comune di Vicenza.




































