Bretella Tangenziale di Vicenza, il Comitato Albera rilancia: “Manca il collaudo da oltre due anni, rischio chiusura strada”

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Zaia col comitato Bretella dell'Albera tangenziale vicenza
Zaia col comitato Bretella dell'Albera

Il Comitato Albera la città nuova 2030 torna a denunciare ritardi e problemi di sicurezza sulla Bretella della Tangenziale di Vicenza (primo stralcio funzionale del Completamento Tangenziale).

L’attenzione degli attivisti si concentra sulla mancanza del collaudo tecnico-amministrativo, obbligatorio per legge, a distanza di due anni e cinque mesi dall’inaugurazione dell’opera, avvenuta il 19 giugno 2023.

Il Comitato Albera evidenzia che la mancata certificazione, a fronte della gestione della bretella affidata ora a Provincia e Comune di Vicenza, genera il rischio concreto della chiusura della strada. Un esito che, secondo gli attivisti, è necessario evitare, certificando al più presto che la strada di 5,3 chilometri abbia superato i test di collaudo indispensabili per verificarne la conformità alle normative di sicurezza e alle esigenze del traffico.

Per questa ragione, una apposita commissione avrebbe già dovuto essere insediata, come stabilito dal Protocollo di Intesa (Art. 9), documento ufficiale firmato da tutte le istituzioni pubbliche e concessionarie coinvolte, tra cui Regione Veneto, ANAS, Ministero delle Infrastrutture e Comune e Provincia di Vicenza.

Bretella Albera Vicenza: Torri faro spente e un impegno costante per la sicurezza

Il Comitato Albera, che prosegue nel suo impegno per tenere alta l’attenzione pubblica su un’opera molto importante per la Città e i suoi abitanti, ricorda inoltre un altro grande problema sollevato più volte e in più sedi: le due torri-faro di illuminazione stradale notturna in viale del Sole allo svincolo Sud, all’altezza di Ponte Alto, che risultano sempre spente.

Le torri hanno installati sei grandi fari ciascuna, ma la loro mancata attivazione lascia nel buio notturno un tratto di strada cruciale per la circolazione. Il Comitato riporta una nota di Anas in cui si specifica che l’attivazione potrà avvenire a cura di IRICAV 2, in vista dell’ultimazione dei lavori per la realizzazione della nuova linea ferroviaria TAV di “Attraversamento di Vicenza”, senza specificare alcun impegno né una data certa. Gli attivisti sollecitano quindi un urgente intervento per la sicurezza stradale e la mobilità sostenibile, a salvaguardia dell’incolumità delle persone.