BTp Valore, Il Sole 24 Ore: “Raccolta da 3,7 miliardi nel primo giorno”

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Il BTp Valore ha fatto registrare 121.546 ordini al debutto per un valore medio pro capite di 30.447 euro. Confermate, dunque, le buone sensazioni che si erano registrate quando mancavano pochi giorni al lancio di questa quarta edizione del titolo di Stato (leggi qui).

Rispetto alle altre tre edizioni si tratta di numeri inferiori, giustificato anche dalla natura “straordinaria” dell’emissione stessa, volta a coprire le richieste che non avevano trovato soddisfazione.

Nei tre precedenti maturati fin qui dal titolo riservato a famiglie e piccoli risparmiatori – prosegue l’analisi – la prima giornata aveva raccolto in media una quota di acquisti di poco superiore al 30% del totale. Se la parabola dei giorni prossimi seguirà gli stessi ritmi, anche la nuova offerta potrebbe superare la soglia dei 10 miliardi, somma di tutto rispetto che collocherebbe il nuovo titolo nella parte alta della graduatoria della raccolta dei BTp rivolti al mercato retail. In termini di importo medio degli acquisti, i 30.447 euro registrati ieri sono simili all’edizione di fine febbraio, mentre nelle due prime puntate andate in onda nel 2023 ci si era fermati poco sopra i 29.300 euro”.

L’articolo sottolinea dei tratti comuni tra quest’ultime edizione di BTp Valore che scade a maggio 2030 e quella di febbraio (18,3 miliardi di raccolta in 656.369 contratti).

Identica è la durata, sei anni, e molto simile anche l’architettura e il livello dei rendimenti, scanditi dall’ormai abituale meccanismo step up. Rispetto a febbraio, la cedola annua è leggermente più alta, 3,35% contro il 3,25% di due mesi fa, mentre è un po’ più bassa quella del secondo triennio, che si ferma al 3,9% (era al 4% la scorsa volta). Sul piano del rendimento complessivo la differenza è nel premio fedeltà finale, allo 0,8% (contro lo 0,7% della terza emissione) che per chi acquista il titolo in questi giorni di offerta e lo mantiene fino alla scadenza porta la cedola annua media al 3,792%, poco sopra il 3,77% del BTp Valore numero tre. In entrambi i casi la cedola del Valore corre un po’ di più rispetto a quella di un BTp ordinario della stessa durata, oltre a essere cadenzata su un ritmo trimestrale pensato per alimentare la percezione del rendimento come componente aggiuntiva ricorrente del reddito. Il meccanismo del rendimento che cresce nel tempo è una delle componenti alla base del successo del BTp Valore, che offre cedole in crescita in un contesto di inflazione in frenata (salvo sorprese, com’è ovvio) aumentando quindi la protezione del capitale nel tempo. E le leggere differenze rispetto a febbraio si traducono in un incentivo sia per chi guarda alla scadenza finale sia per chi ipotizza una vendita in corso d’opera sul secondario”.

Hanno funzionato l’assenza di commissioni all’acquisto, la tassazione agevolata al 12,5% e l’esenzione dalle imposte di successione.

Nel panorama dei BTp è poi destinata a diventare operativa nelle prossime settimane l’esclusione dai calcoli dell’Isee per le quote fino a 50mila euro, con l’arrivo del decreto attuativo rimasto a lungo al centro di una gestazione complessa sul piano tecnico. I dettagli saranno illustrati dal provvedimento ma ovviamente l’esclusione imbarcherà anche i titoli già acquistati. Ai fini pratici, va tenuto presente che l’Isee ordinario prende in considerazione la situazione economica del secondo anno precedente la presentazione della Dichiarazione sostitutiva unica, mentre l’Isee corrente è più aggiornato perché guarda all’anno immediatamente precedente”.

L’offerta del nuovo BTp Valore andrà avanti fino a venerdì, salvo l’ipotesi di chiusura anticipata che il Tesoro si tiene sempre nei regolamenti senza però fin qui averla mai usata. Dopo la chiusura dell’emissione saranno comunicati i tassi definitivi, che potranno confermare (come probabile, vista la situazione calma dei mercati con il decennale che è sceso ieri al 3,8%) o ritoccare al rialzo i minimi garantiti indicati venerdì.

Fonte: Il Sole 24 Ore