Cacciatore cattivo in alcuni testi scolastici, Berlato (FdI): “lottiamo per salvare Cappuccetto Rosso e la nonna dal lupo cattivo”

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La questione lupi, come del resto quella orsi, dei cinghiali, o delle nutrie, è di quelle destinate a far discutere in eterno animalisti e cacciatori e/o agricoltori. Da un lato si ritiene che essi non siano pericolosi per gli uomini e che la convivenza sia possibile senza ricorrere alla repressione, dall’altro invece si pensa che l’abbattimento di questi animali in alcuni casi sia necessario. L’eurodeputato vicentino di Fratelli d’Italia Sergio Berlato, noto appassionato di caccia e membro dell’associazione per la Cultura Rurale in una nota che pubblichiamo denuncia che in alcuni testi scolastici oggi in uso la figura del cacciatore sia rappresentata in maniera negativa.

“In alcuni testi scolastici il cacciatore viene raffigurato come un pericoloso assassino che causa l’estinzione di molte specie animali. Il politicamente corretto entra nuovamente nelle nostre scuole per restituire un’immagine del mondo venatorio fuorviante e distorta. Non possiamo permettere – afferma Berlato – che il pensiero unico animal-ambientalista entri nelle nostre scuole con l’obbiettivo di traviare lo spirito critico e di analisi dei nostri figli eliminandolo od omologandolo. ACR ha lo scopo di difendere la Cultura rurale e tutte le attività che ne sono portatrici, impedendo che venga data delle stesse una visione distorta e ingiustificatamente negativa. Lottiamo per salvare Cappuccetto Rosso e la nonna dal lupo cattivo”.

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