Carenza medici a Vicenza: il Pd cittadino invoca un piano straordinario

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Gli esponenti del Pd di Vicenza Cristina Balbi e Stefano Dal Pra Caputo tornano sul tema della carenza medici di medicina generale in città.

“I casi delle dimissioni dei Medici di Medicina Generale a Laghetto e i Ferrovieri sono facce della stessa medaglia: la mancata programmazione della Regione Veneto nei confronti della medicina generale in tutto il territorio regionale – dicono -.

Una mancata programmazione che rischia, come in alcuni casi nella Provincia di Vicenza, che i vuoti lasciati dal pubblico vengano coperti dal privato. Il continuo aumento dei pazienti per medico, passati da 1500 a 1800 su base volontaria, l’aumento della burocrazia e le scarse borse di studio, stanno portando questa professione ad essere sempre meno attraente”.

I due, candidati in consiglio comunale intervengono nello specifico sui problemi sorti recentemente in alcuni quartieri di Vicenza.

“Se i medici di medicina generale abbandonano quartieri come quelli di Laghetto, che hanno una popolazione prevalentemente anziana, significa che i loro pazienti potrebbero non essere più autonomi nell’accesso all’ambulatorio e avranno bisogno di essere accompagnati, con evidenti ricadute peggiorative sul welfare familiare – aggiungono Balbi e Dal Pra Caputo -. Anche questo è un aspetto che influisce sulla vivibilità dei nostri quartieri e sulla qualità della vita.

Chiediamo quindi che l’amministrazione non solo si impegni per trovare, in accordo con l’ULSS, una soluzione il prima possibile, ma allo stesso tempo che avvii quanto prima un dialogo e una progettazione a medio-lungo periodo con la Regione per evitare che, da qui ai prossimi mesi ed anni, i casi di Laghetto e dei Ferrovieri si moltiplichino in tutta la città”.


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