Ferrovieri e Tav, momenti d tensione per i carotaggi e critiche alla “ignoranza” dell’amministrazione comunale

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No Tav ai Ferrovieri (foto d'archivio)

I carotaggi ai ferrovieri di Vicenza per la Tav in corso in questi giorni nel quartiere hanno creato qualche momento di tensione. Nulla di eccezionale, le rimostranze da parte degli abitanti e delle associazioni resta ferma nel confine pacifico, ma la situazione in generale si presta alla critica politica.

Critica che, soprattutto dall’opposizione in consiglio comunale, investono il sindaco Giacomo Possamai e la giunta. Ma soprattutto lui, al quale ad esempio viene rinfacciato quanto detto sul tema Tav in campagna elettorale. Soprattutto in termini di “informazione” promessa alla cittadinanza, ma anche per le critiche mosse al precedente sindaco circa gli scarsi rapporti mantenuti con Roma ed Rfi per incidere sulle opere in città.

Quanto al primo aspetto, pare proprio che dei carotaggi per la Tav ai Ferrovieri, avviati da IricavDue per il campionamento e l’analisi dell’area, nessuno ne sapesse nulla e che il cantiere sia stato aperto senza preavviso. Su ciò, Federico Murzio su Il Corriere del Veneto di oggi precisa: “Possibile, la domanda che emerge, che Palazzo Trissino non sapesse nulla? In realtà ‘l’ignoranza’ del Comune sui carotaggi appare tecnicamente possibile, giacché IricavDue è tenuta a informare il Comune solo se il cantiere intralcia la viabilità, ma sembra politicamente inaccettabile anche sotto il profilo dell’immagine“.

Quanto invece alle critiche mosse a suo tempo nei confronti dell’allora primo cittadino, Francesco Rucco stesso ha detto: “Le numerose email e segnalazioni dei residenti dimostrano che non c’è stata alcuna informazione pubblica. Il che ci porta a chiedere al sindaco Giacomo Possamai di rispettare gli impegni presi in campagna elettorale, quando disse che la cittadinanza sarebbe stata informata ad ogni passo. Quindi, chiediamo che sia promossa quanto prima un’assemblea pubblica per conoscere l’evolversi dei cantieri”.

Non solo Possamai, però, è nel mirino delle critiche. Ancora il collega de ICdV fa notare: “La questione, si diceva, non è solo tecnica ma anche politica e da più parti è stato rilevato il silenzio di chi, in maggioranza, proprio ai Ferrovieri ha fatto incetta di voti: Pd e Coalizione civica-Sinistra-Verdi“.