Terrorismo, Il Corriere del Veneto: “Allerta del ministero per caserme e basi militari di Vicenza”

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caserme e basi militari di Vicenza seguace di Qanon

Anche caserme e basi militari di Vicenza in stato di allerta contro ipotizzabili attacchi terroristici sull’onda lunga di quanto avvenuto a Mosca. Anche i luoghi sensibili della città sono in allerta tramite i presidi statali sul territorio, la prefettura, allertati dal Ministero dell’Interno, a seguito delle riunioni del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica in Italia, in contemporanea con le celebrazioni religiose per la Pasqua (leggi qui).

Un utile contributo, che fa il punto della situazione sicurezza tra caserme e basi militari a Vicenza, lo fornisce in edicola oggi, Federico Murzio per Il Corriere del Veneto, mentre oggi pomeriggio è prevista in prefettura una riunione del comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica per valutare se aggiungere altri luoghi agli obiettivi sensibili già previsti, ha precisato il prefetto di Vicenza, Salvatore Caccamo.

La presenza militare in città è ampia ed eterogenea. Dal 1953 ci sono gli americani, con la caserma «Ederle» e un deposito vicino al casello autostradale di Vicenza Est al confine con Torri di Quartesolo, dal 2013 anche con la caserma «Del Din» e, a pochi chilometri di distanza, dal 1954 a Longare c’è il sito «Pluto». Su quest’ultimo due anni fa gli americani hanno investito 26 milioni di dollari per trasformare un bunker e un deposito di munizioni nucleari per la Nato in un centro di addestramento per la Brigata d’Intelligence presente in città.

Folta anche la presenza italiana, perché oltre alla questura, oltre le sedi dei comandi provinciali dei carabinieri e della guardia di finanza, c’è anche il Coespu. Ossia il Centro di eccellenza per le unità di polizia di stabilità, che richiama forze di polizia di una ventina di Paesi e al cui comando c’è un generale dei carabinieri e che ha come vice comandante un colonnello statunitense”.

E ancora: “Le attività terroristiche dell’Isis tornano dunque a condizionare anche Vicenza. Solo oggi pomeriggio si saprà se alla già folta lista degli obiettivi sensibili si aggiungeranno anche siti religiosi considerato che da ieri si è entrati in una settimana ricca di celebrazioni legate alla Pasqua. Tra le chiese più frequentate c’è naturalmente la cattedrale ma anche la basilica di Monte Berico, il cui flusso di fedeli in questi giorni è pressoché continuo”.

Fonte: Il Corriere del Veneto