Cicero a don Pajarin: il degrado non è per gli ospiti in Caritas ma per chi rimane fuori per carenze dei servizi sociali vicentini

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Ringrazio don Enrico Pajarin per l’ampia serie di dati, quasi da tesi di laurea in statistica, con la quale ha voluto rispondere alle mie dichiarazioni. Prendo atto di tutte le meritorie attività svolte dalla Caritas diocesana e della rete di solidarietà vicentina, che non fanno altro che certificare proprio le mie dichiarazioni: nei pressi della sede Caritas, le scorse notti erano oltre 10 i senza fissa dimora che, alcuni in condizioni veramente difficili, hanno dormito per strada (contra’ Torretti, piazza Araceli, Santa Lucia). Per strada!, non all’interno della sede Caritas.“: così inizia la contro replica di Claudio Cicero (Lista 360) sul degrado nella zona.
E Cicero aggiunge: “Se non è degrado questo…E questo significa, prima di tutto, che la nostra comunità non fa abbastanza: ecco perchè le mie dichiarazioni dovrebbero essere lette per intero, specie da chi fa della solidarietà la propria ragione di vita. Ho indicato come i servizi comunali di sostegno alla marginalità (leggasi ‘tra cui Albergo Cittadino’) debbano essere rafforzati, per non avere persone costrette a dormire per strada. Perchè i senza fissa dimora possono essere agli occhi dei più solo “degrado” ma agli occhi degli amministratori devono invece essere un richiamo alla dignità della persona. Ed ecco quindi le mie critiche alla gestione, politica, dei servizi sociali nel Comune di Vicenza, partendo da un dato, oggettivo, di degrado attorno alla sede della Caritas. Se, come sempre più spesso accade, aumenta il numero di senza fissa dimora che dormono FUORI dalla sede della Caritas, significa che qualcosa non funziona. Con buona pace del Direttore.”
Claudio Cicero, Lista 360