“Com’eri vestita”?, mostra al Polo universitario di Viale Margherita a Vicenza

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com'eri vestita

Il polo universitario di viale Margherita come spazio per promuovere un messaggio sociale di sensibilizzazione contro la violenza di genere: da oggi e fino a venerdì 17 novembre ospiterà infatti la mostra “Com’eri vestita?”, già esposta in anteprima nei giorni scorsi presso il Tribunale di Vicenza.

L’iniziativa è stata presentata questa mattina con una piccola cerimonia alla quale hanno preso parte i vertici della Fondazione Studi Universitari di Vicenza (FSU), insieme ai rappresentanti degli studenti e degli atenei di Padova, Verona e di Iuav, oltre ai promotori dell’iniziativa.

L’esposizione “Com’eri vestita?”, realizzata dall’associazione Libere Sinergie, è organizzata dal Comitato Pari Opportunità insieme al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Vicenza, con il patrocinio di Provincia di Vicenza, Commissione pari opportunità della provincia di Vicenza, Città di Vicenza, Consigliera di Parità della Provincia di Vicenza, Consigliera di parità della Regione del Veneto, Rete Triveneta dei Comitati Pari Opportunità degli ordini di Vicenza, Donna Chiama Donna e tutte le 12 associazioni forensi maggiormente rappresentative.

Il tutto con il sostegno Amnesty International, Libere Sinergie, Commissione pari opportunità della Regione Veneto, Polizia di Stato provinciale, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza provinciale.

La mostra è un adattamento del progetto “What Were You Wearing” di Jen Brockman, direttrice del Centro per la prevenzione e formazione sessuale di Kansas, e Mary A. Wyandt-Hiebert, responsabile presso il centro di educazione contro gli stupri dell’Università dell’Arkansas, e racconta storie di abusi sulle donne poste accanto agli abiti che la vittima indossava al momento della violenza. L’obiettivo è infatti sensibilizzare il pubblico sul problema della violenza sulle donne e abbattere il pregiudizio secondo il quale la vittima avrebbe potuto evitare lo stupro se solo avesse indossato un abbigliamento meno “provocante”.