Congresso Lega, La Repubblica: “Salvini cede ai big del partito: si fa in autunno”. Anche Zaia salta la convention della destra radicale europea

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Matteo Salvini

Il Congresso della Lega si terrà in autunno, ha deciso il segretario Matteo Salvini durante il consiglio federale. Con questa decisione il leader del Carroccio cede qualcosa ai big del partito che da tempo sono in pressing e che, almeno alcuni di loro, mettono in discussione la sua leadership soprattutto in conseguenza dei recenti risultati elettorali non entusiasmanti.

Prima che si svolga il Congresso, la Lega si occuperà della riorganizzazione regionale, con l’individuazione di nuovi segretari dove ce ne sarà bisogno. Di “concessioni” da parte di Salvini scrive oggi La Repubblica per smorzare le tensioni quando manca poco per le elezioni europee: “Nei fatti c’è un tregua, in cambio di un’apertura del capo del Carroccio, ritenuto poco incline all’ascolto, a fronte di un crollo nei dati elettorali. Salvini dice ai suoi di essere convinto che il partito centrerà un risultato a doppia cifra. In una nota diffusa a tarda ora viene ribadito che il partito è «alternativo ai socialisti, alle sinistre e a von der Leyen»”.

Ne corso del consiglio si è discusso delle liste e dei nomi: “Salvini è costretto a frenare su Vannacci. Qualcuno si attendeva già ieri l’annuncio della candidatura del generale ma il leader congela tutto”, riporta ancora il quotidiano. E ancora: “Quello delle liste rimane un rebus, in un partito che può offrire, stando a sondaggi non entusiasmanti, decisamente meno seggi degli attuali. In forte dubbio due big nel gruppo europeo come Marco Zanni e Marco Campodenosi, mentre Susanna Ceccardi avrebbe posto un veto su un altro uscente, Antonio Maria Rinaldi“.

Nell’articolo anche un richiamo al rapporto tra Salvini e Zaia (con quest’ultimo spesso indicato come possibile sostituto di Salvini nel caso il “terzo mandato” in Veneto non vada a buon fine). Il Governatore è tra quei big del partito che diserteranno la convention romana con gli alleati della destra radicale a Bruxelles.

«Offeso per l’assenza di Zaia? Ma ci mancherebbe altro», afferma il segretario. Intanto la lista di chi non si presenterà si allunga: oltre ai governatori Luca Zaia e Massimiliano Fedriga mancherà una buona parte dei parlamentari. Fra cui il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio. I capigruppo sono tentennanti. Salvini sottolinea che ci saranno comunque i ministri, a partire da Giancarlo Giorgetti”.