Il discorso in consiglio comunale di Minturno del giovane e confermato capogruppo PD, Matteo Marcaccio: esempio di formazione politica

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L'intervemto di Matteo Marcaccio (capogruppo Pd) al primo consiglio comunale di Minturno dello Stefanelli bis (foto di Mariarca Esposito per ViPiu.it)
L'intervemto di Matteo Marcaccio (capogruppo Pd) al primo consiglio comunale di Minturno dello Stefanelli bis (foto di Mariarca Esposito per ViPiu.it)
Sabato, 24 ottobre, si è tenuto a Minturno il primo consiglio comunale della nuova amministrazione Stefanelli e, ci dice il capogruppo del Pd di Minturno Matteo Marcaccio anche lui conferma con un considerevole successo personale di preferenze, “ogni volta è una grande emozione”.
Di seguito proponiamo il suo discorso in Consiglio comunale per incoraggiare i giovani come lui a “fare politica” con le basi culturali giuste, a prescindere dalle posizioni che, però, vanno supportate da cultura e studio e non da slogan più o meno (a)social.
Il direttore

Signor Presidente,
Signor Sindaco,
Colleghi Consiglieri,
Christa Wolf nel suo libro “Cassandra”, rovescia il mito della profetessa di sciagure; infatti, Cassandra, a differenza degli uomini che hanno  gli occhi accecati dalla polvere e dal sangue perché impegnati in battaglia, distingue chiaramente i fatti che si riproducono nella realtà, le loro concatenazioni, il loro sviluppo.

Matteo Marcaccio, capogruppo Pd a Minturno, nella prima seduta del Consiglio comunale
Matteo Marcaccio, capogruppo Pd a Minturno, nella prima seduta del Consiglio comunale

Noi abbiamo il dovere, in questo difficile momento storico, di  escludere polvere e sangue dal dibattito politico e riuscire a guardare limpidamente le questioni e i problemi così come sono, esercitando la lungimiranza delle classi dirigenti.
Conosciamo per intero la durezza del compito politico che ci siamo assunti e che ci attende: lo facciamo con lo slancio di una lungimiranza politica che tiene conto della forte suggestione proveniente dai nostri elettori e che ha la necessità di vincere in noi stessi la tentazione di guardare più agli interessi dei singoli partiti, delle singole individualità, piuttosto che all’ interesse delle Istituzioni.
In questa situazione, noi misuriamo la nostra sfida politica, la nostra sfida di governo.
Lo facciamo come partito di centrosinistra e come forza responsabile, per la migliore riuscita delle sue azioni e delle sue politiche.
Il voto di oggi è solo l’inizio, occorrerà guardare avanti e cercare ogni volta con una ricerca testarda, di stringere sulla bontà di ciascuna questione le ragioni di ogni decisione, di esercitare, mi verrebbe da dire, con le parole del mio lessico politico, il massimo di laicità riformista.
Io non sono tra coloro che esultano sentendo inneggiare alla fine delle ideologie, perché temo sempre che un funerale frettoloso, rischi di seppellire insieme ideologie ,talvolta funeste, ma anche gli ideali.
E mi pare, che se un ideale, in un tempo dato, ha mosso, il cuore e la testa di moltitudini di esseri umani,  in esso, non poteva esserci un chè di morale.
Se riflettiamo bene, è proprio questa l’opera maieutica che fecero i nostri Costituenti, quando scelsero nel vasto patrimonio di culture politiche differenti il tessuto di valori, impegni e fini che è la nostra Costituzione.
Appunto, la Costituzione, che noi tutti riconosciamo, è il luogo entro i cui limiti dobbiamo scrivere le nostre decisioni.
Noi siamo una forza seria, che vuole più Europa, e sa che prima di tutti viene l’ interesse del Paese: noi vogliamo che il figlio del professionista e quello dell’ operaio abbiano – ai nastri di partenza – le stesse possibilità di riuscire nella vita.
Noi vogliamo, che la Minturno che produce, che paga le tasse, che lavora, che fatica onestamente, che insegna o ricerca, si senta chiamata fuori dalla trincea e chiamata ad una nuova stagione di dinamismo e innovazione.
Questo significa che per il gruppo consiliare del Partito Democratico sarà quindi prioritario lavorare per restituire cittadinanza al diritto:
– al diritto di pagare i tributi in misura equa, eliminando le sacche di spreco e di evasione
– al diritto di ottenere risposte dalla macchina amministrativa e di ottenerle in tempi certi
– al diritto di un giovane di scegliere liberamente se vivere nel proprio paese e non essere costretto a partire;
– al dritto di vivere in un ambiente salubre e di godere della balneabilità del mare
– al diritto di ottenere il riconoscimento dei propri diritti senza concessioni.
Ora, è il momento del Consiglio comunale e non deve essere un fatto rituale, simbolico.
Il gruppo consiliare del PD le darà convintamente la fiducia ma non sarà incondizionata.
Si giocherà nel perimetro delle corrette relazioni istituzionali in cui il Sindaco e la Giunta comunale hanno il mandato dei cittadini di attuare il programma ed il Consiglio Comunale di svolgere quella funzione d’impulso, d’indirizzo politico e soprattutto di controllo dell’attività amministrativa.
I prossimi anni si caratterizzeranno anche per la capacità delle amministrazioni locali di saper cogliere le opportunità che l’Europa mette a disposizione degli Stati immettendo risorse nel sistema economico. Si tratta di una sfida entusiasmante che richiede maturità e competenza da parte delle classi dirigenti.
Noi del PD ci siamo e la nostra parte siamo pronti a farla!
A lei, signor Sindaco, alla sua giunta, il consenso, la lealtà e la collaborazione del nostro gruppo.
Buon lavoro a noi e buon futuro a Minturno.

Matteo Marcaccio