Treviso, maxi-contrabbando di alcol: 120mila litri sequestrati

203
guardia di finanza di treviso alcol etilico camion contrabbando traffico

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso, sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica, hanno concluso un’operazione di polizia giudiziaria che ha permesso di scoprire e bloccare un traffico internazionale di 120 mila litri di alcol etilico di contrabbando.

L’operazione ha portato al sequestro di un autoarticolato e 24 mila litri di alcol, e alla denuncia di due responsabili. L’accusa è di aver sottratto all’accertamento e al pagamento dell’accisa e dell’IVA un totale di 1,4 milioni di euro.

L’alcol etilico, prelevato dalla Polonia e introdotto in Italia attraverso i valichi delle province di Gorizia, Udine e Trieste, era destinato in alcune località ubicate tra le province di Napoli e Reggio Calabria. Per eludere i controlli delle pattuglie della Guardia di Finanza su strada, l’alcol era scortato da falsa documentazione che lo descriveva come liquido disinfettante.

Dopo il fermo su strada di un camion che trasportava 24 mila litri di alcol etilico – avvenuto lo scorso febbraio al casello autostradale di “Venezia Est” – le indagini sono proseguite per disarticolare la filiera illecita. Con il supporto dei Reparti competenti per territorio (Gruppo di Frosinone, Compagnia di Casalnuovo di Napoli e Compagnia Pronto Impiego di Aversa), sono state eseguite quattro perquisizioni tra le province di Frosinone, Napoli e Caserta presso i domicili e le ditte di soggetti italiani risultati coinvolti nel traffico illecito.

Le indagini, basate sull’analisi di tabulati telefonici e sulle informazioni presenti nella banca dati V.I.E.S. (Vat Information Exchange System), hanno permesso di accertare che, prima del carico sequestrato in provincia di Treviso, i contrabbandieri avevano introdotto, secondo le medesime modalità, altri 96.000 litri di alcol etilico. Anche in questo caso, l’alcol era prelevato in Polonia, camuffato come igienizzante e trasportato ricorrendo a falsi documenti che attestavano l’acquisto da parte di un’azienda con sede in provincia di Caserta, avente per attività economica il commercio di prodotti ortofrutticoli.

Si ipotizza che l’alcol etilico sarebbe stato utilizzato per produrre illegalmente, all’interno di laboratori clandestini, bevande alcoliche come whisky, grappe, limoncelli, liquori, gin, vodka, distillati, ecc.

L’attività di servizio della Guardia di Finanza di Treviso ha permesso di interrompere un pericoloso fenomeno fraudolento in danno dell’economia legale e degli operatori commerciali onesti, confermando l’importanza del controllo della viabilità primaria e secondaria del territorio regionale per un efficace contrasto dei traffici illeciti.