Coronavirus, Rifondazione Comunista a Confindustria: “non sono bastati i morti di Bergamo? Prima chiudere tutto, poi fare correzioni”

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Coronavirus e problemi del lavoro
Coronavirus e problemi del lavoro

È vergognoso, scrive nella nota che pubblichiamo Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, il documento di Confindustria che cerca di neutralizzare e svuotare la decisione presa dal governo per l’emergenza Coronavirus. Siamo già in ritardo di quindici giorni e il governo non deve farsi ulteriormente condizionare. Non è bastata la strage infinita a Bergamo?

Il governo e le forze politiche hanno già dato troppo retta al padronato che sta dimostrando ancora una volta la propria irresponsabilità sociale. Si chiuda tutto subito e poi si esaminino eventuali correzioni. Non si faccia il contrario.

Non si tratta di essere autoritari o dittatoriali. Essenziale vuol dire essenziale, non si facciano trucchi. Lavoratrici e lavoratori hanno già dato.

Si tratta di applicare la Costituzione: il diritto alla salute viene prima dei profitti.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione Comunista-Sinistra Europea

(qui la situazione ora per ora sul Coronavirusqui tutte le nostre notizie sull’argomento, ndr).