Covid, Guariniello: “chi rifiuta di vaccinarsi rischia licenziamento”

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Raffaele Guariniello
Raffaele Guariniello

Chi rifiuta di vaccinarsi contro il Covid rischia di perdere il posto di lavoro. Lo sostiene, intervistato dal Fatto Quotidiano, il magistrato Raffaele Guariniello, secondo cui bisogna partire dal “principio per cui nessuno può essere obbligato a un trattamento sanitario se non per disposizione di legge, previsto dalla Costituzione”. Questa legge, secondo Guariniello, sarebbe il Testo unico della Sicurezza sul Lavoro, che “impone al datore di lavoro di mettere a disposizione vaccini efficaci per quei lavoratori che non sono già immuni all’agente biologico, da somministrare a cura del medico competente”.

“La stessa norma impone al datore di lavoro ‘l’allontanamento temporaneo del lavoratore’ in caso di inidoneità alla mansione ‘su indicazione del medico competente” spiega ancora Guariniello – il datore di lavoro è obbligato a predisporre misure organizzative per tutelare il lavoro, ma se questo non è possibile si rischia la rescissione del rapporto di lavoro“.

“Lo stato di emergenza non consente i licenziamenti, il lavoratore fragile ha diritto allo smart working. Ma in futuro il problema potrebbe presentarsi. La normativa è chiara nel prevedere la messa a disposizione del vaccino, l’allontanamento – conclude il magistrato, che sul tema della sicurezza sul lavoro ha scritto 8 libri – e la destinazione ad altra mansione ‘ove possibile’ del lavoratore che si rifiuti inidoneo”.