Covid, il compromesso di Zaia: Veneto “zona arancione ridotta”

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Zaia conferenza 17 dicembre
Zaia conferenza 17 dicembre

Il presidente del Veneto Zaia ha anticipato oggi durante la conferenza stampa l’ordinanza regionale che firmerà domani, e che verrà completata dalle deroghe. Nei giorni scorsi lo stesso Zaia aveva parlato di zona rossa, di lockdown, “se non lo fa il governo lo faccio io”. Il governo invece sta ancora discutendo, ma a breve dovrebbe uscire con un Dpcm che limita gli spostamenti nei giorni delle festività natalizie. L’ipotesi di lockdown dal 24 al 6 in Veneto è spalmata in spostamenti limitati dal 19. Zaia ha spiegato di aver consultato l’Anci e la dottoressa Russo per aumentare il distanziamento sociale. Zaia quindi anticipa il governo e dal 19 dicembre al 6 gennaio in Veneto non ci si potrà spostare tra Comuni dalle 14 in poi, se non per fare la spesa o per andare dal medico (o al lavoro). I negozi restano aperti fino alle 21, bar e ristoranti come al solito fino alle 18. L’ordinanza, di cui è già pronta una bozza con annesse tutte le deroghe, spiega Zaia, è un compromesso, “una scelta di equilibrio, non troppo dolorosa economicamente, ma rispettosa della situazione epidemiologica”.

Il presidente ha annunciato la sua firma entro domani. Nello stesso giorno dovrebbe arrivare anche il Dpcm nazionale. Torna quindi l’autocertificazione in Veneto, pur non essendo zona rossa: si potrà uscire fuori dal Comune dopo le 14 infatti per fare la spesa, tornare dal ristorante, andare da parrucchiere ed estetista, in lavanderia, andare, ovviamente, al lavoro, andare dal medico o in ospedale, andare a trovare i figli minorenni, andare a matrimoni o funerali, andare a prendere il treno o l’aereo, andare da e verso la propria seconda casa.