Crediti deteriorati ex BPVi e Veneto Banca conferiti a SGA, Patrizio Miatello: vanno messe in sicurezza sopratutto le micro e medie imprese sotto i 10 mln di ? di fatturato

89

Ritenendo che il passaggio dei crediti deteriorati delle ex popolari venete alla SGA, debba prevedere la messa in sicurezza anche e sopratutto delle micro imprese o medie imprese al di sotto dei 10 milioni di euro di ricavi, rimaste vittime della colossale truffa delle ex Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, ci siamo attivati con delle proposte atte a evitare un rischio progressivo e incontrollato di un disastro economico irreversibile. In allegato pubblichiamo la mail appena inviata da Patrizio Miatello per l’associazione Ezzelino III da Onara al sottogretrario all’Economia Pier Paolo Baretta, al presidente della Commissione Parlamentare Banche Pier Ferdinando Casini e al presidente Regione Veneto Luca Zaia.
Illustre sottosegretario Pier Paolo Baretta,
Illustre presidente della Commissione Parlamentare Banche Pier Ferdinando Casini
Illustre presidente Regione Veneto Luca Zaia

Dopo l’approvazione del Fondo Vittime da reato finanziario, a seguito del nostro incontro del 17/01/2018 rispetto al quale aspettiamo con ansia l’approvazione dei decreti attuativi senza paletti ingiusti a carico dei risparmiatori, l’Associazione Ezzelino III da Onara, si è presa carico di portare la voce delle migliaia di piccole imprese Venete all’attenzione dei più alti organi istituzionali.

Non parliamo di aziende di medie dimensioni (sopra i 10 milioni di euro ), per le quali, nonostante le enormi difficoltà, esistono procedure consolidate nei periodi di crisi, ma di una molteplicità di micro imprese che sono la spina dorsale della nostra economia, e che paradossalmente non riescono ad essere valutate singolarmente e rischiano di sparire portando nel baratro sia gli imprenditori, sia le famiglie che presso di loro hanno un impiego.

I danni e gli oneri sociali a carico della collettività sarebbero incalcolabili, motivo per cui è necessario che le istituzioni nazionali e regionali si prendano carico di questo fenomeno dilagante.

Sulla questione, in queste settimane sono in discussione i decreti relativi al passaggio degli NPL alla società pubblica SGA, che dovrà gestire un fenomeno di portata enorme e potenzialmente distruttiva.

Nella scrittura dei decreti riteniamo quindi indispensabile che si pensino a norme capaci di:

1) evitare cartolarizzazioni selvagge dei crediti deteriorati soprattutto quelli delle micro imprese
2) prevedere l’assegnazione della gestione di parte degli asset anche a soggetti esterni ad SGA (Istituzionali o sottoposti a controllo pubblico).
3) garantire la condivisione della gestione di parte degli asset a soggetti istituzionali o sottoposti a controllo pubblico operanti nel territorio
4) preferire soluzioni capaci di valorizzare i crediti deteriorati, piuttosto che mirare ad una mera cartolarizzazione degli stessi agli attuali prezzi di mercato.

Sul tema è necessario che politica ed impresa, inizino immediatamente a parlare un linguaggio comune, perché solo assieme potremmo superare tutto questo.

Chiediamo perciò a chi ha ruoli di responsabilità di adoperarsi su questo tema ora, perché purtroppo non ci sarà una seconda possibilità per farlo.
Rimaniamo a completa disposizione.

Restando in urgente attesa di un gradito riscontro porgiamo cordiali saluti

Patrizio Miatello