Crisi Forall, azienda prolunga cassa Covid e apre a “confronto costruttivo” con sindacati e istituzioni

108
Presidio lavoratori davanti alla Forall di Quinto Vicentino
Presidio lavoratori davanti alla Forall di Quinto Vicentino

I sindacati Femca CISL e Filctem CGIL hanno reso noto oggi di aver ricevuto una comunicazione da parte dell’amministratore delegato di Forall in cui si manifesta la disponibilità ad “avviare un confronto costruttivo con le Organizzazioni Sindacali, la Rsu e le istituzioni”, dopo l’annuncio dei giorni scorsi di chiusura della produzione dello stabilimento di QUinto Vicentino, con 250 dipendenti che potrebbero andare in cassa integrazione. Forall fa parte di Pal Zileri, marchio appartenente a un fondo del Qatar, paese dove si è recentemente recato in visita il ministro degli Esteri italiano Di Maio. In questi giorni c’è stato un presidio dei lavoratori fuori dallo stabilimento di Quinto e molti politici si sono mobilitati.

“É importante che l’azienda ci abbia ascoltato e proceda a richiedere da subito l’ulteriore periodo di cassa Covid accantonando altre soluzioni più impattanti. Questo maggiore tempo che abbiamo davanti ci permette di lavorare fin da subito nel costruire un ipotesi industriale che permetta una prospettiva all’azienda e la massima salvaguardia dell’occupazione – prosegue la nota sindacale -. Posizione da noi espressa fin dall’inizio di questa vertenza e condivisa con le istituzioni politiche presenti al consiglio comunale del comune di Quinto
Vicentino. Riteniamo ora debba iniziare un percorso serrato, a partire dal tavolo
ministeriale, per sondare tutte le opportunità messe in campo dalla legislazione
italiana e non solo per il sostegno delle attività produttive in crisi”.

“Risulta altrettanto importante lavorare in tal senso anche con l’avvicinarsi del
tempo limite relativo allo sblocco dei licenziamenti. È per questo motivo che chiediamo quanto prima di avere la convocazione da parte del ministero del tavolo di crisi. È questo un primo passo in avanti positivo ma ci aspetta ancora molto lavoro nei prossimi mesi dove continueremo ad essere vigili rispetto l’evoluzione della vertenza e pronti a intraprendere se necessario nuove iniziative – conclude la nota – per rimettere al centro il lavoro, l’occupazione e la tutela di un marchio storico importante quale è Pal Zileri per il tessuto produttivo e sociale vicentino”.