Donne iraniane, presentata una risoluzione dall’opposizione in Consiglio regionale del Veneto

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Masha Amini

Sul tema delle donne iraniane si registra un intervento della politica veneta con la presentazione in Consiglio regionale di una risoluzione dalle consigliere e dai consiglieri di opposizione a palazzo Ferro-Fini.

“Non si può ignorare il grido di dolore e la richiesta di solidarietà delle donne iraniane che affrontano coraggiosamente in prima linea le forze di polizia – dicono i consiglieri -, forti del loro desiderio e della loro rivendicazione di libertà e di dignità per superare discriminazioni e oppressione.

La loro lotta in favore della libertà di essere semplicemente delle persone e, in quanto tali, libere e meritevoli di ogni rispetto, va sostenuta ad ogni livello. Anche dall’istituzione regionale”.

Nel testo viene ricordata la vicenda di Masha Amini, la ventiduenne “arrestata dai reparti di polizia morale perché, a loro dire, andava rieducata, dato che indossava male il velo facendone fuoriuscire una ciocca di capelli, e morta a distanza di poche ore nel reparto medico del centro detentivo in cui era stata trasferita.

Nelle grandi città iraniane – proseguono i componenti dell’opposizione – si assiste alla rivolta di donne e uomini di ogni età. Oggi le donne iraniane manifestano al grido di Donna, Vita, Libertà liberandosi del velo e tagliandosi i capelli anche nel ricordo di Hadith Najafi, a sua volta uccisa durante le prime proteste di piazza perché aveva sfidato la polizia morale togliendosi il velo e legandosi i capelli.

Non si tratta di opposizione ideologica o politica, ma della richiesta di libertà ed emancipazione delle donne che hanno trovato la forza di scendere in piazza per rivendicare i loro più elementari diritti. La Risoluzione dispone infine la trasmissione dell’atto al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro per gli Affari Esteri”.

I firmatari della risoluzione sono Giacomo Possamai, Vanessa Camani, Anna Maria Bigon, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni e Francesca Zottis (Partito Democratico), Erika Baldin (Movimento 5 Stelle), Cristina Guarda (Europa Verde), Arturo Lorenzoni (Gruppo misto) ed Elena Ostanel (il Veneto che Vogliamo).