Elena Donazzan, Regionali Veneto: “Io candidata governatrice? La gente mi voterebbe e batterei chiunque”

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Elena Donazzan, europarlamentare di Fratelli d’Italia ed ex assessora regionale veneta
Elena Donazzan, europarlamentare di Fratelli d’Italia ed ex assessora regionale veneta

Elena Donazzan candidata presidente della Regione Veneto? Più di un’ipotesi che si fa strada nello scenario della “lotta intestina” tra Lega e Fratelli d’Italia in vista delle elezioni regionali di novembre.

È quanto emerge da alcune dichiarazioni rilasciata dalla diretta interessata ieri e riprese da diversi organi di informazione veneti.

Il Veneto – si legge ad esempio su Il Correre del Veneto, oggi in edicola – è prontissimo per una donna presidente – ha detto la Donazzan -. L’ho girato tutto, quest’estate. La gente dice di sì. La gente mi chiedeva: Lo fa lei il presidente? E io ovviamente mi sono compiaciuta, sono ingrassata.

Un sondaggio autorevole mi dà al 32% e li batterei tutti, questi nomi con cui sono stata messa a confronto. Ne sono fiera. Il problema non sono io. Il Veneto ha, dopo molti anni di voto alla Lega, dato il voto a Fratelli d’Italia: lo ha fatto alle politiche, con Giorgia Meloni premier; alle Europee, con Giorgia Meloni capolista ed io che ho avuto un ampio consenso. Vuol dire che i veneti, che non hanno più un voto ideologico, se mai l’hanno avuto, perché io credo invece che i veneti scelgano, e pretendano pure, hanno dato fiducia a Fratelli d’Italia. Allora perché credere che sia un dramma, se la Lega non avrà più il Veneto“?

Parole, dunque, che suonano come una “messa a disposizione“, da parte della più volte assessore regionale in epoca Zaia e oggi europarlamentare, chiuse – tuttavia – con una posizione diplomatica, da donna del partito: “È chiaro – ha concluso Elena Donazzan – che c’è la ragion politica e la ragion di Stato, di Governo. Noi dobbiamo tenere il governo stabile: è una priorità per me, per FdI. Se la ragion di governo è tenere insieme la coalizione, per essere più forti in Europa, in Italia e nel mondo, ce ne faremo una ragione”.

Intanto, un nome ufficiale del candidato di centrodestra per le regionali venete non c’è. A tal proposito sempre ieri, nel corso del consiglio federale della Lega a Venezia, Matteo Salvini non ha fatto mistero di non gradire lo stallo degli alleati nell’avanzare candidature ufficiali e avrebbe assicurato che il giallo sarà sciolto immediatamente dopo Pontida.