Luca Cislaghi ha comunicato alla direzione del Partito Democratico la decisione di non presentare ricorso sul risultato elettorale delle recenti elezioni regionali in Veneto. A esito della consultazione, Cislaghi non era risultato eletto al Consiglio regionale per una manciata di voti.
“Il consenso ricevuto, con oltre 3.700 preferenze, è per me motivo di profonda gratitudine e di grande responsabilità”, dichiara Cislaghi. “È stato un risultato costruito grazie a un lavoro collettivo, che ha coinvolto candidati, circoli, iscritte e iscritti e l’intera comunità del Partito Democratico”.
Il divario minimo che aveva caratterizzato l’esito del voto aveva aperto nei giorni scorsi la possibilità di un ricorso. Nella circoscrizione di Vicenza, l’ufficializzazione dei risultati per la lista Partito Democratico – Manildo Presidente aveva confermato l’elezione di Antonio Marco Dalla Pozza con 3.725 preferenze. Cislaghi si era fermato a 3.723 voti, con un divario di soli due voti che aveva ipoteticamente prospettato lo scenario del ricorso elettorale.
Nonostante l’esito striminzito, Cislaghi ha scelto di non procedere per vie legali: “Di fronte a un esito così ravvicinato – prosegue – una riflessione è naturale. Ho scelto però di guardare avanti, nel rispetto del risultato e del lavoro fatto, perché oggi la priorità deve essere dare stabilità e forza all’azione politica del Partito, concentrandoci sui temi che stanno a cuore ai cittadini: sanità, liste d’attesa, sicurezza, ambiente, lavoro e futuro dei giovani“.
Cislaghi rivolge infine i suoi auguri di buon lavoro ai consiglieri regionali eletti Chiara Luisetto e Antonio Marco Dalla Pozza: “Il Veneto ha bisogno di rappresentanti presenti, concreti e capaci di stare tra la gente”.
“Da parte mia – conclude – continuerà l’impegno politico e civile con lo stesso senso di responsabilità che mi ha guidato in questa esperienza”.
