Emergenza Idrica Veneto: oggi, il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, è stato nominato Commissario delegato per gli interventi urgenti per gestione della crisi idrica con lo scopo di avviare le prime misure urgenti per fronteggiare la situazione di deficit. Ciò è avvenuto in applicazione dell’Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile dello scorso 21 luglio, che individua proprio nei Presidenti delle Regioni interessate dall’emergenza i soggetti cui viene riconosciuto il ruolo commissariale.
Ne ha dato notizia lo stesso Presidente della Regione nel punto stampa odierno, facendo presente che in qualità di commissario ha emanato un’ordinanza con la quale ha nominato Nicola Dell’Acqua, direttore di Veneto Agricoltura, quale soggetto attuatore per il coordinamento e la gestione delle attività commissariali.
“La grave situazione di deficit idrico in atto, causata dal prolungato periodo di siccità, ha provocato danni ingenti nel territorio regionale, in particolar modo agli impianti e alla rete di distribuzione idrica – ha precisato il Presidente –.
La gestione e il superamento dell’emergenza implicano urgenza e capacità di intervenire in modo mirato. Ho attivato pertanto l’Unità di Crisi Regionale, che avrà il compito di coordinare gli interventi in modo efficace e a breve sarà predisposto un Piano di interventi rivolto alle principali criticità. Con tempi estremamente rapidi, e grazie ad un capace lavoro di squadra, il primo intervento è già stato realizzato ieri sera e ha riguardato il comune di Caorle: stanotte è infatti stato costruito un bypass che ha consentito di risolvere il problema del cuneo salino risalito quest’anno a livelli record”.
Zaia ai microfoni è poi tornato su un argomento a lui caro. “Il riconoscimento dello Stato di crisi ha una duplice importanza – ha proseguito -. Da un lato consente infatti il ristoro dei danni, dall’altro permette di intervenire sulle infrastrutture idriche da realizzare. La scorsa settimana ho emanato un’ordinanza che autorizza la deroga al Deflusso Minimo Vitale con l’obiettivo di garantire la dotazione idrica presente nei bacini e nei fiumi per il fabbisogno umano ed irriguo, fornendo contemporaneamente anche delle risposte efficaci al mondo agricolo che sta subendo un periodo di grande sofferenza per il reperimento dell’acqua e la conseguente irrigazione delle terre.
Infine, un appello ai cittadini: “La risorsa idrica appartiene a tutti. Invito quindi a farne un consumo parsimonioso, dettato dal buon senso e dal rispetto del senso civico”.