Tempo di maturità. Come affrontare la paura degli esami: strategie e consigli per non farsi bloccare dall’ansia

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esami di maturità

Gli esami nella vita non finiscono mai e quelli della settimana prossima: gli esami di maturità, sono forse quelli più significativi che a distanza di anni ci ricordiamo! Preoccupazione, ansia, stress, sconforto e insonnia sono fra le reazioni comuni di chi deve affrontare la maturità.

Gli esami di maturità rappresentano un momento cruciale nella vita degli studenti. L’ansia e lo stress che accompagnano questo periodo possono essere schiaccianti, ma voglio ricordare a “te studente” che esistono alcune strategie:

1. Organizza i contenuti

Organizza i tuoi studi creando mappe concettuali (relativi ai vari argomenti) cercando di essere flessibile e non troppo specifico, trova correlazioni, aspetti critici, così puoi ottimizzare i collegamenti soprattutto all’esame orale.

2. Prova a simulare l’esame: ripeti ad alta voce

Ripetere ad alta voce ti aiuterà nell’esposizione di quanto hai preparato.

3. Non essere perfezionista

Questa è solo una buona tecnica per perdere tempo ed energie. Dovresti invece pensare che non è possibile sapere perfettamente tutto e che l’errore fa parte del gioco.

Un utile esercizio è proprio allenarsi all’errore, errori intenzionali, su misura, ti aiutano ad essere meno critico ed ossessivo.

4. Affronta ansia e paura

Ansia e paura, fanno parte inevitabilmente del bagaglio che ti porterai dietro, durante le prove più importanti della tua vita e che in qualche modo chiedono di essere affrontate e controllate.

Un antico proverbio sufi recita: “La paura guardata in faccia si trasforma in coraggio”. Durante la settimana o i giorni che precedono la prova orale, ricavati 30 minuti del tuo tempo, nell’arco dell’intera giornata, per compiere un esercizio all’apparenza piuttosto strano. In questi dieci minuti provate concentrarti sulle paure legate all’esame, su tutte le possibilità di fallimento o le figuracce che potresti subire durante l’interrogazione. Dovrà essere una caccia spietata ai pensieri più brutti che ti possono venire in mente, estremizzandoli se riesci. Sarà importante ripetere questo esercizio anche il giorno stesso dell’esame, dieci minuti prima dell’esame stesso.

5. Parlo o non parlo delle mie paure?

Come scritto in altri miei articoli non sempre è utile parlare delle proprie paure o della propria ansia, il parlare rischia di diventare un lievito della paura stessa!

Altra cosa, se l’ansia blocca l’esame stesso. L’idea del trattamento secondo la psicoterapia breve strategica è quella di concedersi di andare con l’ansia all’esame e di poterla anche dichiarare all’esaminatore. Questa strategia si rivela particolarmente utile soprattutto se hai l’idea di dover nascondere all’esaminatore la tua ansia, in questo caso cresce, come l’acqua che si accalca nella diga e quando sale travolge tutto portando con sé distruzione e disastri.

Il funzionamento dell’ansia non segue infatti una logica lineare, ma la logica su cui si basa è di carattere paradossale: più cerco di calmarmi e più mi agito. Ecco perché ogni tentativo di “rilassarsi” è vano.

La strategia più utile in questi casi è dichiararla (Watzlawick et al., 1974) in questo modo all’esaminatore: “Mi scusi se mi troverà un po’ ansioso e un po’ confuso all’inizio, poco preciso, ma devo confessarle che questa prova mi emoziona molto”. Questa dichiarazione serve per ottenere due effetti: il primo è quello che ti consente di liberarti del peso del tuo problema grazie alla dichiarazione, anche se impegnativa, e in secondo luogo serve al professore perché entrando in contatto con il tuo vissuto si predispone nel modo migliore nei tuoi confronti. Se non dichiarassi il tuo problema, l’esaminatore potrebbe infatti scambiare la scarsa performance iniziale per non preparazione.

Infine, ricordo che l’esame di maturità è una prova importante sì, ma non la prova della vita! Nel senso che è solo uno dei tanti banchi di prova che ti attende e in tal senso è utile avere anche un po’ di auto-compassione, accettando i propri limiti.

Buona maturità a tutti!

BIBLIOGRAFIA

Bartoletti, A. (2013). Lo studente strategico. Come risolvere rapidamente i problemi di studio. Milano, Ponte alle Grazie.

Nardone, G. (1993). Paura, panico, fobie. Milano, Ponte alle Grazie.

Nardone, G. (2003), Cavalcare la propria tigre, Milano, Ponte alle Grazie.

Watzlawick, P., Weakland, J.H., Fisch, R. (1974). Change: la formazione e la soluzione dei problemi. Roma, Astrolabio.