Espropri Tav al Comune di Vicenza, GdV: “È stata respinta una prima offerta”, ma si continua a trattare

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Albergo Cittadino Vicenza via Giordano Espropri Tav Comune di Vicenza

Si negozia tra IricavDue e Cmune di Vicenza sui beni di proprietà comunale oggetto di espropri nell’ambito dei cantieri per la Tav. Tra le parti è in corso da tempo una trattativa che al momento non appare semplice.

Sono quattro le proprietà pubbliche oggetto del negoziato: il Bocciodromo di via Rossi, la struttura di via Giordano utilizzata per l’emergenza freddo, un appartamento di edilizia residenziale pubblica in un condominio destinato all’abbattimento e la porzione di un terreno in via Frescobaldi.

Delle trattative si è occupata Alessia Zorzan sull’edizione odierna de Il Giornale di Vicenza: “Il consorzio incaricato da Rfi alla progettazione e realizzazione dell’opera – scrive la collega -, nelle scorse settimane ha già avanzato una prima offerta economica, che è stata però respinta da palazzo Trissino. Trattativa e dialogo restano dunque aperti”.

E ancora sui beni oggetto di espropri al Comune di Vicenza per la Tav: “Partite tutte aperte, sulle quali si stanno ancora confrontando i tecnici del Comune e di Iricav Due, per arrivare a un’intesa che sia ritenuta soddisfacente sul valore da riconoscere ai beni. La questione economica, va da sé, non è secondaria, in particolare per l’ex albergo cittadino, oggi adibito a struttura per la grave marginalità, recentemente sistemato.

È questo infatti uno dei nodi centrali. Si è cercato a lungo di tenerlo in piedi, magari parzialmente, ma il risultato non sarebbe stato funzionale. Le risorse che il Comune riceverà come indennizzo per l’abbattimento serviranno dunque all’individuazione e all’adeguamento di una nuova struttura che possa garantire la continuità del servizio. Investimento che le sole casse del Comune non potrebbero sostenere.

Aperto il confronto anche su via Frescobaldi: il Comune è infatti concentrato ad assicurare che con l’impegno della porzione di terreno coinvolta nei lavori non venga minata l’operatività dei magazzini, ai quali vanno garantiti accesso e funzionalità in tutte le fasi, sia durante i cantieri che a intervento concluso”.

fonte: Il Giornale di Vicenza