Lavoro nero in Veneto, Zaia: “un danno anche per Covid e reddito di cittadinanza”

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Luca Zaia, presidente della regione Veneto
Luca Zaia, presidente della regione Veneto

“Brava la Guardia di Finanza di Este che, con questa operazione, ha fatto pulizia in un ambito nel quale si assommano illegalità e incivilità”. Così, il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia rivolge in una nota i suoi complimenti alle Fiamme Gialle estensi, le cui indagini hanno portato alla scoperta di 66 lavoratori in nero, 4 dei quali percepivano anche indebitamente il reddito di cittadinanza.

“Il lavoro nero – aggiunge il Governatore – oltre che un reato, è una piaga ancora troppo diffusa, che da un lato sfrutta le persone e dall’altro arreca danno agli imprenditori onesti che mettono in regola i loro dipendenti e alla società in generale, soprattutto in un momento come questo, in cui la presenza di persone irregolari può essere anche un problema per la diffusione del Covid. Non parliamo poi – conclude il Presidente della Regione – della truffa del reddito di cittadinanza non dovuto: sono soldi pubblici, e chi se ne appropria illegalmente, di fatto li ruba dalle tasche della gente onesta”.