Federmanager Vicenza: in assemblea si analizzano i cambiamenti della professione

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Il nuovo manager come un direttore d’orchestra che lavora con la squadra. S’intitola “MGM, Manager geneticamente modificati” l’assemblea 2023 di Federmanager Vicenza, che venerdì 16 giugno alle 18 alla Cuoa Business School di Altavilla Vicentina, dopo una prima parte privata si confronterà sul forte cambiamento che sta riguardando la professione.

Il manager, infatti, più di altri deve avere una visione del futuro, considerare il quadro d’insieme prima del dettaglio e il risultato a medio e lungo termine al posto del successo immediato. Non farsi, insomma, influenzare dal “pubblico” che dispensa applausi e fischi, ma affrontare le sfide con la propria squadra. Che – e questa è la mutazione “genetica” – sa motivare e con la quale studia, analizza, sintetizza, trova la soluzione e la realizza, invece di agire solitario e far eseguire ordini.

In questa “mutazione” non può mancare quel cromosoma X che sta emergendo sempre più nel mondo manageriale.

Durante l’assemblea, dopo i saluti di Fabio Vivian e Valter Quercioli, rispettivamente presidente di Federmanager Vicenza e vicepresidente dell’associazione nazionale, si confronteranno manager, ma anche professionisti provenienti da vari ambiti, moderati da Maria Gaia Fusilli, collaboratrice di Corriere della Sera e Veneziepost.

Otello Dalla Rosa, manager e imprenditore, analizzerà la necessità di cambiare anche alla luce delle richieste delle nuove generazioni, mentre Marina Cima, cofondatrice e coordinatrice del gruppo Minerva, che mette insieme le donne manager, esaminerà il ruolo delle professioniste in questa mutazione.

Da un settore diverso e comunque con parecchi punti di contatto viene invece Claudio Martignon, che racconterà la realtà del direttore d’orchestra e le affinità alla figura manageriale.

Con loro ci sarà anche la scrittrice ed esperta di leadership Nathalie Rodary, autrice di “Il nuovo mondo cerca nuovi leader. Trasformare se stessi, la propria impresa e la società attraverso la leadership umanista”, nel quale alza ulteriormente l’asticella, parlando non di cambiamento, ma di “salto quantico”.

Le conclusioni saranno invece affidate a Mario Cardoni, direttore generale di Federmanager. Un’importante occasione per analizzare una professione sempre in evoluzione, come sottolinea il presidente Vivian: “In tempi di alta volatilità come quello che stiamo attraversando la necessità di managerializzare le aziende si fa sempre più forte e l’evoluzione di questa funzione – che è ormai assodato sia strategicamente essenziale – va verso competenze sempre più avanzate. Il manager è ormai quasi un imprenditore e il passaggio da una funzione all’altra sarà sempre più all’ordine del giorno, come ci racconterà uno dei relatori che ha vissuto questo processo. Dobbiamo diventare sempre più imprenditori di noi stessi. In questo è fondamentale saper creare una squadra e gestirla, proprio come fa un direttore d’orchestra”.